F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●● ½

MIDSOMMAR
COLORE VENUTO DALLO SPAZIO
THE LIGHTHOUSE
IL MOSTRO DI ST PAULI
NOI
L'ANGELO DEL MALE
CRAWL INTRAPPOLATI
FRACTURED
GLASS

Z VUOLE GIOCARE
LA RAGAZZA DEL 3° PIANO

SHARON TATE TRA INCUBO...
IL SIGNOR DIAVOLO
VIVARIUM
DOCTOR SLEEP

COMIC THRILLER DRAMA TV

PAG 2

   
 

"dopo 30 anni di oblio, torna Richard Stanley con un film che si fa esperienza extra-sensoriale"

 

 

Una ragazzina, streghetta wicca in erba, vorrebbe esorcizzare il tumore che cresce nella mamma, con lei nella fattoria con il padre e due fratelli più giovani. Una notte piove dal cielo uno strano meteorite. Saranno state le sue invocazioni? Sta di fatto che dapprima si sprigiona una strana luminescenza ultravioletta, poi... Prima era venuto  LA MORTE DALL'OCCHIO DI CRISTALLO  poi l'orrendo  LA FATTORIA MALEDETTA  prodotto dalla fucina di De Assonitis. Ci voleva perciò un film che attualizzasse il materiale trattato, ovvero il racconto di H. P. Lovecraft "Il Colore venuto dallo Spazio". Ed ecco perciò, con grande sorpresa, ritrovare dietro la mdp Richard Stanely con questo "Color Out of Space". Il regista australiano di  HARDWARE  dopo essere stato protestato ad Hollywood e bandito in tutte le "Terre di Mezzo", un purgatorio durato quasi trent'anni, ritorna con un'opera imperfetta, che trae linfa dalla notevole Madelaine Arthur (i feticisti saranno subito saziati nei primi minuti con una inquadratura di "piedini fatati" da sognarli la notte) rischia il 'crack' causato da un Nicolas Cage più che mai sopra le righe, ma che si carica di un finale di una potenza deflagrante che mette in scena effettivamente un qualcosa di mai visto prima. Tra discutibili inserti in cgi, nemmeno all'altezza degli anni in cui viviamo, rimandi agli horror seminali degli anni '80, da  LA CASA  di Raimi a  LA COSA  di Carpenter (molti trucchi sono "di ciccia") con lo shock della messinscena di quella che Cronenberg aveva definito (Brandon-mosca) "una famiglia veramente unita" che sicuramente toglierà il sonno a più d'uno. Il pozzo da fiaba darkissima farà da "ponte" con universi che il narratore avrebbe definito "della follia", che Stanley ci mostrerà pure in qualche rapido frame. Ribadisco: tutto convoglia al finalone, che non va letto come pura psichedelia, ma come esperienza extra-sensoriale che deva qualcosa pure a Kubrick. [FB]

 

[ID] DI R. STANLEY, Con M. ARTHUR, N. CAGE, H. RICHARDSON, HORROR, USA, 2019, 110', 1.85:1