F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'ULTIMO YAKUZA
I MORTI NON MUOIONO
CAPTIVE STATE
SHAZAM!
JESUS ROLLS QUINTANA
CORPORATE ANIMALS

JAY E SILENT BOB REBOOT
RAMBO LAST BLOOD

CHE FINE HA... BERNARDETTE
IO SOLA SULLA TERRA

DOMINO
PINOCCHIO
POLAR
THE SILENCE
MALEFICENT SIGNORA DEL MALE

COMIC THRILLER DRAMA TV

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"ogni volta che un film di Takashi Miike giunge in Italia è sempre una piccola festa"

 

 


A un giovane e promettente pugile orfano è diagnosticato un tumore al cervello fulminante. Gli resta poco da vivere e così si butta corpo e anima in una missione apparentemente suicida: salvare una giovane costretta a prostituirsi e ad assumere droghe, ghermita senza che lei sappia perché da ben dure squadre criminali ben attrezzate: da una parte la temibile Yakuza, dall'altra la Mafia Cinese. E pure la polizia è anche corrotta... Ogni qualvolta un film di Takashi Miike giunge in Italia, doppiato, è sempre una piccola festa. "L'Ultimo Yakuza" era stato presentato in anteprima alla "Quinzaine" di Cannes (titolo internazionale: "First Love") e poi se n'erano perse le tracce. Dopo tre anni dalla presentazione e complessivamente (7 sette!) dal folle precedente
 YAKUZA APOCALYPSE  ecco la gradita sorpresa. L'impianto è quello di un film d'azione, una "caccia" che vede due giovani braccati nientemeno che da ben due organizzazioni criminali, comunque ance in guerra tra loro: la Yakuza e la Mafia Cinese, ma le bizzarrie si sprecano: la carceriera della giovane prostituta protagonista alla quale viene slaccaiata la cintura di sicurezza per tramortirla con una guida pericolosa (ahha) il fantasma del padre di quest'ultima che le appare in mutande, il passaggio istantaneo (per pochi secondi) del film in cartoon (pazzesco lo stacco, quasi impercettibile, quando l'auto sfonda il muro del garage e vola oltre le decine di auto della polizia). E ovviamente l'immancabile violenza grandguignolesca, che vede qui il suo vertice in una testa mozzata calciata come un pallone di football. Tutto in una notte. La potenza visiva e la maestria nella messiscena è quella che ricordavamo, e nel film di Miike si respira anche un po' di quel pathos proprio dei capolavori di Leone. Quando a giorni di distanza, un film continua a rigirarti nell'inconscio, allora siamo dinanzi ad un qualcosa di notevole! [FB]

 

[HATSYKOI] DI T. MIIKE, Con S. KONISHI, M. KUBOTA, BECKY, S. SOMETANI, AZIONE, GIAP, 2019, ??', 2.35:1