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SI ALZA IL VENTO
PACIFIC RIM
SNOWPIERCER
IRON MAN 3
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LA FINE DEL MONDO
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OBLIVION
THOR THE DARK WORLD
GRAVITY
L'UOMO D'ACCIAIO
INTO DARKNESS
LA DESOLAZIONE DI SMAUG

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"del Toro fa suo un lavoro su commissione"

 

 

Da decenni sotto attacco di giganteschi mostri, sempre più grandi e temibili, la resistenza terrestre non riesce più a tenerci testa nonostante l'apporto di robot sempre più sofisticati. Il piano è perciò quello di sigillare la breccia dalla quale fuoriescono. Orfano del fratello, un giovane dovrà trovare un secondo pilota... Finalmente i robottoni al cinema, dopo anni costretti ad ignorare le ignominie ignominiose di quell'impedito di Michael Bay. Si tratta dei giganteschi "Kaiju" che in interconnessioni nervose e psichiche tra due soggetti sensibili (fratelli, padre e figlio, amanti, innamorati: dato che un solo cervello non è sufficiente a guidarli) consentono al genere umano di resistere contro l'offensiva degli "Jeager": mostruosi dinosauri, ancor più giganteschi e temibili di quelli antidiluviani. Guillermo del Toro non dimentica di essere un Autore neanche in questo lavoro su commissione, che nelle mani di un qualunque shooter avrebbe valso la solita americanata. In "Pacific Rim" ogni singolo fotogramma reclama la sua paternità. Il bellissimo flashback dove scopriamo l'incontro tra la bambina (oppressa dalle guerre: costante del cinema deltoriano) e il comandante delle forze armate, valga per tutto (la cinese, adulta l'avevamo vista in  CLOUD ATLAS  dei Wachowski). Il regista messicano, dopo l'abbandono di progetti altri (l'adattamento de "Le Montagne della Follia" e le ultime spremiture toakiniane) rilancia la sua passione per Lovecraft nel look dei mostroni (la cui grandezza farebbe sembrare Godzilla un moscardino) ripresi dal basso per magnificarne la potenza immane, così come i robot che hanno il compito di contrastarli. Credibili i combattimenti, eccezionale quello con il mostro alato, la cui dinamica è sempre chiara. Dopo un prologo eccellente nel quale veniamo subito introdotti nella storia, che grazie ad un ritmo tenuto sempre alto riesce a catturare lo spettatore caricandosi di un certo pathos. [FB]

 

[ID] di G. DEL TORO, con R. PERLMAN, FANTASCIENZA, USA, 2013, 125', 2.35:1