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I TARTASSATI
A QUALCUNO PIACE CALDO
LA BELLA ADDORMENTATA...
VIAGGIO AL CENTRO DELLA...
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IL VEDOVO
UN MALEDETTO IMBROGLIO
IMPROVVISAMENTE L'ESTATE...
LA GRANDE GUERRA
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LA FONTANA DELLA VERGINE
PELLE DI SERPENTE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"commedia nera dialogata eccezionalmente, è tra i film di Sordi che preferisco"

 

 

Imprenditore da strapazzo indebitato a causa delle idee balzane, ultima quella degli ascensori, auspica in un trapasso della moglie ricca che non gli concede più "ossigeno". Una mattina, giunge notizia che il treno che questa aveva preso è deragliato e alla carrozza dov'era si è staccata dal convoglio precipitando in un lago... Se il titolo dice poco, magari dirà molto l'epiteto che sua moglie -che lo disprezza- usa per chiamarlo: "Cretinetti!". "Il Vedovo" è uno dei film con Sordi che preferisco. Forse è un mio guilty pleasure, ma si tratta in effetti di una commedia nera sceneggiata benissimo, scritta altrettanto bene, condita di dialoghi perfetti, con protagonisti che sembrano nati per la parte. "Un megalomane è uno che si crede superiore a tutti, un cretino, ridicolo, che si circonda di incapaci per sentirsi superiore": uscite come questa, in bocca ad una straordinaria Franca Valeri ("Elvira") e un Sordi totalmente in stato di grazia nel tratteggiare il suo meschino personaggio, uno che si fa chiamare "commendatore" ma rubacchia a casa della moglie, si riprende i regali da quella della giovane e bella amante "Gioia", giustificherebbero da soli più che la visione del film, la sua divinazione. Spettacolari anche le figure di contorno: il "marchese Stucchi" interpretato da Livio Lorenzon, poi "il zio" dell'imprenditore, "Fritz Maier" ("perché non lo rimanda in Germania?" "non può, lo arrestano" "motivi... politici?" "macché motivi politici, ha aggredito una bimba di dodici anni!") tutti ugualmente maltrattati. Senza dimenticarsi del commendatore Lambertoni, Alberto Rabagliati nel ruolo di sé stesso, e in un cameo del buon Gigi Reder. La veglia funebre che diventa l'occasione per il Nostro di darsi alla pazza gioia, tra amante e anticipo che si prende con la figlia del fattore ("macché fattore, tu sei bifolco!") preluderanno all'apparizione della "defunta": scena che ha il sapore di un film di Corman. Da antologia il ripasso del "piano" dei congiurati. [FB]

 

DI D. RISI, CON A. SORDI, F. VALERI E L. LORENZON, COMMEDIA NERA, ITALIA, 1959, 87', 1.66:1