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LO SCEICCO BIANCO
TOTò A COLORI
DON CAMILLO
MEZZOGIORNO DI FUOCO
UMBERTO D
LUCI DELLA RIBALTA
ANNA


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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Un pensionato, la cui unica compagnia è rappresentata da un cagnolino, in arretrato con l'affitto e per questo minacciato di sfratto dalla padrona di casa, fatica a saldare il debito e si affida prima a piccole astuzie vivendo alla giornata precipitando poi per un futuro che pare sfuggirgli di mano nella più cupa depressione. "Umberto D" è a parere di molti l'ultimo autentico epilogo della stagione del neorealismo. Vittorio De Sica si affida ancora una volta ad un attore non professionista (il credibilissimo Carlo Battisti) la parte principale, producendo un dirompente effetto-realtà grazie alla naturalezza della sua interpretazione. Sceneggiato con Zavattini, l'opera tocca coraggiosamente tutte le tematiche relative alla terza età: il senso di solitudine e abbandono, la consapevolezza di essere di troppo in una società che dopo averti usato per una vita rifugge a qualsivoglia sentimento di umana pietà riservandoti la fine che spetta ad un apparecchio guasto da buttare. Tripartito in un prologo piuttosto ampio, dove assistiamo agli escamotage architettati dal poveretto per sbarcare il lunario risparmiando sulla misera pensione (per accumulare qualche soldo e bloccare la procedura di sfratto) nella parte intermedia seguiamo la dolente  ricerca dell'ingente somma mancante, tra incontri di ex colleghi che dribblano le velate richieste d'aiuto dell'anziano soffocate dal suo persistente orgoglio. Tra i momenti che non si dimenticano: l'affannosa ricerca del suo animale al canile (dove non vengono sottaciute allo spettatore tutte le crudeltà del caso), il tentativo di accattonaggio e quella sorta di "complicità paterna" che il protagonista instaura con la servetta (Maria Pia Casilio) futura ragazza madre travolta come lui da un destino beffardo. Ma è nella capitolazione (dove si tocca il tema del suicidio) che la disperazione si trasfigura in poesia, trovando tra l'indifferenza circostante un varco per sopravvivere. [FB]

 

DI V. DE SICA, CON C. BATTISTI E M. PIA CASILIO, DRAMMATICO, ITALIA, 1952, 89', 1.33:1, VOTO: 9