F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 5 0        1 9 5 1        1 9 5 2        1 9 5 3        1 9 5 4       1 9 5 5        1 9 5 6        1 9 5 7        1 9 5 8        1 9 5 9        >

 

 





LA BANDA DEGLI ONESTI
TOTò E LA MALAFEMMINA
POVERI MA BELLI
L'INVASIONE DI ULTRACORPI
RAPINA A MANO ARMATA
L'UOMO CHE SAPEVA TROPPO
IL SETTIMO SIGILLO
IL GIGANTE
IL LADRO

*

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

A Santa Mira, in California, un medico incappa in una bizzarra psicosi di massa: molti suoi pazienti paventano il sospetto che alcune persone a loro care non siano in realtà coloro che sembrano essere... Primo vero esponente della fantascienza "seria", prima del nuovo corso rappresentato dall'avvento dell'inarrivabile "2001", "L'Invasione degli Ultracorpi" di Don Siegel si stacca dal sottogenere shi-fi e dal suo universo di dischi volanti di plastica e omaccioni con indosso mascheroni di gommapiuma, per scelta di location, cura delle inquadrature e una certa modernità di linguaggio nel montaggio e sceneggiatura. Dire che sia invecchiato bene sarebbe troppo, dal momento che situazioni e dialoghi sono da anni '50 e non facilmente trasferibile nel quotidiano. Tuttavia è l'idea alla base della pellicola, il vero sintomo della piccola rivoluzione cinematografica in atto. Un processo di duplicazione è in atto:gli "alieni" diventano noi stessi dopo che le "matrici" vedono i simulacri di sé stessi, ma soprattutto nella fase naturale nella quale l'attenzione si allenta; è il "sonno della ragione" che genera i "mostri". Metafora della facile rassegnazione di fronte alle dittature striscianti, fu visto all'epoca come monito esclusivo alla "minaccia comunista"; sarebbero poi venuti gli anni del maccartismo e della "caccia alle streghe" e se Don Siegel ne avesse avuto piena consapevolezza, avrebbe messo un monito anche a questo. Tra le scene memorabili: il rinvenimento nella serra, il "mercato dei baccelli" visto alla finestra, naturalmente l'inseguimento in miniera e il finale "aperto". Tra i difetti: la didascalica "spiegazione" della provenienza aliena dei "semi" da parte di un fino troppo consapevole "duplicato" e un sentimentalismo smaccatamente smielato e fuori luogo che allenta la tensione notevole accumulata nel prologo. Molti i tentativi di remake (duplicazione?), tutti falliti miseramente. [FB]

 

[INVASION OF THE BODY SNATCHERS] DI D. SIEGEL, K. MCCARTHY, HORROR, USA, 1956, 80', 1.85:1, VOTO: 8