F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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FANTASIA
REBECCA LA PRIMA MOGLIE
IL GRANDE DITTATORE




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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Il magistero barocco e l'astrattismo per ritrarre il Divino, scene di vita pastorale sul monte Olimpo, un "apprendista stregone" pasticcione, le ninfe della natura per l'avvicendarsi delle stagioni, l'era dei dinosauri, un étoile di ippopotami e coccodrilli, la notte di Valpurga, penitenza e purificazione a chiudere il cerchio. Sacro e pagano: questo, il senso di molti degli accostamenti del capolavoro di Walt Disney "Fantasia". Da un certa leziosità delle scene fantastiche immaginate sulle note della "Pastorale" di Beethoven e de "Lo Schiaccianoci" di Tchajkovski, dove l'occhio di riguardo al pubblico più giovane sposa comunque un indubbio stile, si alternano primi esperimenti di psichedelia (la "Toccata e Fuga in re minore" di Bach orchestrata da Leopold Stokowski, prestigiosa bacchetta sul podio e pure presente come silhouette dopo il celebre numero di Paul Dukas) e di divulgazione storico-scientifica (le origini della vita terrestre sino alla scomparsa dei grandi rettili). Ma i pezzi da novanta hanno da venire: l'Apprendista Stregone a differenza dei numeri appena citati ricalca invece fedelmente lo "storybord" del celeberrimo poema sinfonico tardo-ottocentesco con un'inventiva e una tecnica che raggiunge risultati prodigiosi, traducendo meravigliosamente in immagini quello che le note avevano solo fatto intuire, in un connubio quasi irripetibile. Topolino è l'unico personaggio disney a comparire, e il numero -solo sulla carta- "più leggero" fa il paio con la libera reinterpretazione della ponchielliana "Danza delle Ore" dove l'apparente goffaggine dei ballerini diventa sublime numero di balletto. Il capolavoro assoluto per chi scrive, giunge alla fine: quel "Una Notte sul Monte Calvo", su partitura di Moussorgski che rappresenta davvero un "film nel film" con una digressione horror inattesa e coraggiosa. Magistrale uso del colore per un'animazione che si fa poesia in un'esperienza audio-visiva irripetibile. [FB]

 

[ID] DI J. ALGAR, S. ARMSTRONG, F. BEEBE, M. FERGUSON, ANIMAZIONE, USA, 1940, 120', 1.33:1, VOTO: 10