F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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I TARTASSATI
A QUALCUNO PIACE CALDO
LA BELLA ADDORMENTATA...
VIAGGIO AL CENTRO DELLA...
INTRIGO INTERNAZIONALE
IL VEDOVO
UN MALEDETTO IMBROGLIO
IMPROVVISAMENTE L'ESTATE...
LA GRANDE GUERRA
I  QUATTROCENTO COLPI
LA FONTANA DELLA VERGINE
PELLE DI SERPENTE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"da Tennessee Williams, un film molto verboso ma che tiene incollati alla sedia"

 

 

A New Orleans giunge un chirurgo balzato agli onori della cronaca per un "rivoluzionario metodo curativo" per i malati di mente, convocato da una ricca donna che vorrebbe destinare un grosso lascito alla casa di cura del primo, a patto che egli stesso pratichi la lobotomia alla nipote, attualmente ricoverata in manicomio perché -dice- afflitta da dementia precox. L'anziana donna ha perso il figlio l'estate prima e nutre rancore verso la nipote. Il medico, conosciuta quest'ultima, si fa scrupoli e si adopera per saperne qualcosa di più... Da Tennessee Williams. Una regale Katharine Hepburn comunica al giovane (e sempre legnosissimo) Montgomery Clift di essere rimasta colpita dalla sua definizione del suo risolutivo metodo, che "con una lama si uccide il demone che corrode la mente". Si procede alla grande, ponendo la prima e il secondo in un giardino delle streghe, con "piante carnivore" esibite quasi come animali da compagnia, e una narrazione che mette in scena i soliti brillanti dialoghi che il grande autore teatrale ha nel dna: "prendi il bottino e vattene" riferito al nipote che era passato a prendere del vestiario del figlio scomparso, rincarando la dose chiosando che egli e la madre appartiene "ad un ramo della famiglia così vicina all'uomo delle caverne". All'entrata in scena di una fulgida Elizabeth Taylor si delinea un capovolgimento che vedrà "Improvvisamente l'Estate Scorsa" capitolare in una finale agghiacciante che lascerà intendere come [EVIDENZIA LO SPOILER] il figlio del personaggio della Hepburn sia caduto vittima dei suoi stessi vizi: avendo usato la cugina per attirare verso di lui le attenzioni (sessuali) dei giovani del posto, i quali, insorti, l'avrebbero punito -non è dato sapere per cosa- nel peggiore modo immaginabile. E' questo un film molto verboso, ma che tiene incollati alla sedia, culminando in un racconto finale, smussato in parecchi passaggi dalla solita censura italiana dell'epoca. Agghiacciante. [FB]

 

[SUDDENLY LAST SUMMER] DI J. MANKIEWICZ, CON K. HEPBURN, E. TAYLOR, GIALLO, USA, 1959, 114', 1.85:1