F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●●

MELANCHOLIA
LA PELLE CHE ABITO
TUTTI I NOSTRI DESIDERI
MIRACOLO A LE HAVRE
LA FUGA DI MARTHA
SECUESTRADOS
A DANGEROUS METHOD
THIS MUST BE THE PLACE
UNTHINKABLE
THE GREY
MIDNIGHT IN PARIS
LA CHISPA DE LA VIDA
HABEMUS PAPAM
*LE PALUDI DELLA MORTE
THE RESIDENT

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"in fondo si fa cattivo, cattivo che più cattivo non si può"

 

 

Appena traslocatosi con la moglie e la figlia in una megavilla, uomo d'affari subisce l'intrusione notturna da parte di tre sconosciuti in passamontagna. Dopo essersi fatti consegnare dall'uomo i codici delle carte di credito e i cellulari, uno di loro -a volto scoperto- si fa accompagnare a un bancomat. E' solo l'inizio... Pellicola spagnola che sin dalle prima battute punta sul realismo e la contrapposizione tra azione/reazione. Vivas alla regia gioca sporco sin dalle prime immagini dimostrando di saper bene maneggiare la camera (digitale) in lunghissimi, concitati piano-sequenza. I depistaggi continuano e danno la sensazione che egli intenda "giocare con lo spettatore" un po' alla maniera di Haneke, anche quando una lingua apparentemente incomprensibile usata dai maliviventi [EVIDENZIA LO SPOILER] si rivelerà semplicemente "albanese". E ancora aggiungerei il voler fuorviare lo spettatore delineando un lieto fine che ovviamente non arriverà. Ma il paragone che si è fatto con  FUNNY GAMES  oltre a questo ci azzecca quasi nulla nella vicenda: la violenza che qui viene perpetrata per mero interesse finanziario la era solo un gioco fine a sé stesso. Quindi, riassumendo: abbiamo tre sequestratori che scopriremo nel corso della vicenda assai diversi l'un l'altro: il primo freddo, il secondo pazzo e incontrollabile, il terzo con ancora qualche traccia di umanità. Miguel Angel Vivas splitta lo schermo sdoppiando non solo l'azione ma anche l'emozione, e -arrischiando un neologismo- l'emo-azione che ne scaturisce eleva un film che di per sé non avrebbe raccontato nulla di nuovo rispetto ad un fincheriano "Panic Room". E' poi verso il fondo che "Secuestrados" si fa cattivo, cattivo che più cattivo non si può, riuscendo allora sì a richiamare alla memoria i fasti del caposaldo tedesco. Non nego di aver rivisto l'introduzione che avevo immaginato riallacciarsi alla vicenda principale narrata. [FB]

 

[ID] di M. A. VIVAS, con F. CAYO, M. VELLES, A. WAGENER, DRAM/THRILLER, SPAGNA, 2011, 81', 2.35:1