F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
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MELANCHOLIA
LA PELLE CHE ABITO
TUTTI I NOSTRI DESIDERI
MIRACOLO A LE HAVRE
LA FUGA DI MARTHA
SECUESTRADOS
A DANGEROUS METHOD
THIS MUST BE THE PLACE
UNTHINKABLE
THE GREY
MIDNIGHT IN PARIS
LA CHISPA DE LA VIDA
HABEMUS PAPAM
*LE PALUDI DELLA MORTE
THE RESIDENT
T R A I L E R
"il torture-porn applicato al film di guerra"
Tre bombe atomiche già innescate esploderanno a breve in tre diverse città americane e l'FBI è chiamata a collaborare, nella persona della capa che ha il compito di risalire al luogo dove sono gli ordigni interrogando il terrorista che li ha piazzati. Data la chiusura a qualsivoglia collaborazione, interviene un nero, apolide, arma estorsiva perfetta estranea ad ogni convenzione internazionale: lo torturerà oltre ogni umana regola... "Io gli metto paura, e tu lo fai parlare!". Se qualcuno si fosse chiesto che fine aveva fatto la brava e bella Carrie-Anne Moss, la risposta è "Unthinkable". E se qualcuno avesse reputato come "terribilmente malvagio" il personaggio interpretato in DJANGO UNCHAINED evidentemente non aveva ancora visto Samuel L. Jackson in questo film. Basti osservarlo, come prima cosa (prima, appena dopo le presentazioni) giunto nella speciale struttura segreta messa in piedi dalla CIA, taglia un pezzo di dito al sedicente terrorista con un'accetta. Il torture-porn applicato al film di guerra, al poliziesco, al thriller. Il protocollo anti-terrorismo applicato alla lettera si rivela però insufficiente, dato che l'uomo imprigionato e torturato vuole immolarsi come un martire di Allah. Novanta minuti dove la tensione è gestita molto bene, ed è ben costruito anche il crescendo che conduce [EVIDENZIA LO SPOILER] al momento in cui, nonostante la zona sia interamente militarizzata, regnerà solamente più la totale anarchia, soggetta alla paura (ir)razionale, dove neanche Superman (Brand Routh, in un modesto ruolo) potrà fare più niente. Condito con almeno un paio di colpi di scena, pur non essendo un film memorabile, ti restituisce la sensazione di non avere sprecato il tempo. Etica e morale sono lasciate alla sensibilità dello spettatore e se può sembrare scorretto un finale, la pellicola offrirà buoni spunti di riflessione su ciò che è lecito "pur di salvare milioni di vite". [FB]
[ID] di G. GIORDAN, CON S. L. JACKSON, C. A. MOSS, M. SHEEN, DRAM/POLIZIESCO, USA, 2011, 97', 1.85:1