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LA BANDA DEGLI ONESTI
TOTò E LA MALAFEMMINA
MIO FIGLIO NERONE
L'INVASIONE DI ULTRACORPI
RAPINA A MANO ARMATA
L'UOMO CHE SAPEVA TROPPO
IL SETTIMO SIGILLO
IL GIGANTE
IL LADRO

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Alberto Sordi con Brigitte Bardot e Gloria Swanson!"

 

 

In quel di Roma giunge Agrippina, la madre di Nerone, e trova l'impero ridotto ad un eterno carnevale: vorrebbe mandarlo a muovere guerra alla Bretagna del nord, ma lui non ne ha la minima intenzione. Architetta un modo per farla fuori ma la donna è astuta e ha una ricetta risolutiva contro tutti i congiuranti... Tutti ci ricordiamo Alberto Sordi alias Nando Mericoni ne  UN AMERICANO A ROMA  precettato per posare come Nerone. Ebbene, pochi anni dopo, allo stesso regista e all'attore deve essere balenato in mente: e perché no?! Megaproduzione italica in stile finto-kolossal, con Albertone mattatore a tutto campo nel ruolo dell'imperatore pazzoide, Lucio Fulci come aiutoregista e un certo Mario Bava (una volta tanto, accreditato in pompa magna, dato che all'epoca faceva veramente di tutto e di più) alla fotografia ed effetti speciali. Dialoghi sulfurei conditi di humor nerissimo ("devi sposare mia madre!" "ma io sono già sposato, e mia moglie? a chi la diamo?" "Ai leoni!") e ancora ("questo lo imbalsamiamo così com'è: gli mettiamo una torcia in bocca e lo mettiamo in camera da letto!"). Seneca è un (pare) non molto motivato Vittorio de Sica, che finge ogni volta di voler dissuadere Nerone dai suoi propositi, ricordandogli però sempre di "curare i dettagli", salvandosi sempre grazie all'eloquio. A interpretare Agrippina arriva direttamente dall'America nientemeno che Gloria Swanson di "Viale del Tramonto", e dalla Francia una giovanissima Brigitte Bardot come Poppea, talmente perfetta da sembrare un po' una "barbie", almeno fino a quando non la vedremo a farsi il bagno nel latte (wow!). In fine dei conti, la parodia "Mio Figlio Nerone" è innocua, solo in parte godibile (la sezione riferita al "processo" dell'Imperatore chi lo ha offeso è più grossolana) con un finale tirato proprio via (finiti i soldi?) ma è la confezione a fare la differenza. La "cura" in una parodia, è tutto.  [FB]

 

DI STENO, CON A. SORDI, V. DE SICA, G. SWANSON, B. BARDOT, COMMEDIA, ITALIA, 1956, 82', 2.35:1