F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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I TARTASSATI
A QUALCUNO PIACE CALDO
LA BELLA ADDORMENTATA...
VIAGGIO AL CENTRO DELLA...
INTRIGO INTERNAZIONALE
IL VEDOVO
UN MALEDETTO IMBROGLIO
IMPROVVISAMENTE L'ESTATE...
LA GRANDE GUERRA
I  QUATTROCENTO COLPI
LA FONTANA DELLA VERGINE
PELLE DI SERPENTE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"filmetti come questo sono stati letteralmente plagiati per le vanzinate dei cinepanettoni"

 

 

In un albergo dov'è una celebre e bellissima diva, c'è un povero illuso, commerciante di dolciumi e pergiunta azzoppato, che le fa la corte, al limite dello stalkeraggio selvaggio. Questa è una che si permette di rifiutare l'invito a cena di regnanti. C'è poi una giovane modella che si accompagna con un attempato industriale... Alberto Sordi, Dorian Gray (qui mora, e somigliante a Edwige Fenech) e Gino Cervi (sprovvisto dei baffoni che lo resero celebre accanto a Fernandel, apostrofato dalla partner come "orangotango") sono i protagonisti del filmetto ultra-balneare "Brevi Amori a Palma di Majorca". Il corollario è sempre il medesimo in prodotti di questo tipo: il mattatore, qui impersonato dall'Albertone nazionale, belle location (qui, la celebre isola iberica) i donnoni che ancavano di moda (svedesi, of course: qui l'immaginaria "Mary Moore" nella mise di Belinda Lee) pappagalli e ganimede in cerca di avventure. Film come questo sono stati di modello per le vanzinate poi assurte "agli onori delle cronache" con la nomea di "cinepanettoni". "A me me piace la donna difficile" afferma l'ingenuone "Anselmo lo zoppetto", ma la sceneggiatura di Rodolfo Sonego risulta davvero poca cosa e gli incontri-scontri tra i vari personaggi (pessimi i due latin lover) appaiono al più scialbi.  Ma il punto più baso è rappresentato dalla corrida (te pareva) con tanto di toro trafitto da consegnare al regista Bianchi il titolo ben poco onorevole di Deodato/Lenzi ante-litteram. Il finto scambio telefonico tra Sordi e gary Cooper si sarebbe potuto prestare a citazioni da "ammerecano", mentre così viene sprecato lì per lì. Musiche d'ordinanza del fido Piero Piccioni, per lo più  a base d cha-cha, di moda nell'anno di uscita del flm. Del resto, Giorgio Bianchi non è certo Dino Risi. Pure azzoppato, Sordi è un pesce siluro e rappresenta un po' l'evoluzione del "compagnuccio" di  MAMMAMIA CHE IMPRESSIONE  [FB]

 

DI G. BIANCHI, CON A. SORDI, D. GRAY, G. CERVI, B. Lee, COMMEDIA, ITALIA, 1959, 100', 2.35:1