F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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I TARTASSATI
A QUALCUNO PIACE CALDO
LA BELLA ADDORMENTATA...
VIAGGIO AL CENTRO DELLA...
INTRIGO INTERNAZIONALE
IL VEDOVO
UN MALEDETTO IMBROGLIO
IMPROVVISAMENTE L'ESTATE...
LA GRANDE GUERRA
I  QUATTROCENTO COLPI
LA FONTANA DELLA VERGINE
PELLE DI SERPENTE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"leggendario, ma più per la corsa delle bighe che per il complesso"

 

 

Nell'Anno Zero, un disco lucente scambiato dagli indigeni per una stella cometa guida tre re dall'Oriente per omaggiare il "Re dei Re". Tempo dopo, un aristocratico giudeo idealista avverso a Roma viene incarcerato... Super kolossal della vecchi Hollywood, "Ben Hur", film leggendario sin dal titolo, vede Charlton Heston. "Roma è un affronto a Dio!!!" urla il suo personaggio in faccia all'amico, ricavandone astio. Mentre è condotto assieme ad altri schiavi in una lontana provincia, l'incontro casuale (see) con Gesù che, giustamente da da bere all'assetato, cioé lui medesimo. Seguono battaglie navali, il ritorno alla libertà. Formato iper panoramico a premiare la spettacolarità dei campi lunghi, per una storia che però risente di un andatura pachidermica che, al di la dei blasoni guadagnati con la celeberrima "corsa delle bighe" (tecnicamente, ancor oggi, validissima) arranca parecchio, spalmata su una lunghezza di ben tre ore e mezza. L'epopea negli intenti risulta così pomposa, e per lo spettatore: faticosa, sofferta. Non bastano alcuni momenti bizzarri (il protagonista deve ruttare per dimostrare di aver gradito il pranzo! neanche con Boldi e de Sica!!) come l'orrorifica parentesi dei lebbrosi e shock-value del confronto post-corsa tra i due avversari. Dopo due ore e passa, finalmente la scena già sopra evocata: si vede, dalla preparazione, che l'intero film è finalizzato a questa sequenza. Tanta roba (impossile non pensare a quanti stunt si siano ammaccatti o peggio, durante le riprese) ma tanto poco nell'economia dei 210 minuti, da giustificare la fama di un film e a farlo entrare nella storia del cinema (e la pioggia di Oscar). Heston ha quella faccia "un po' così" che lo fa somigliare come una goccia d'acqua ad un mio mancato suocero, con la barba assume invece ben altra possanza. Miklos Rozsa, giustamente commenta con piglio da fiaba araba. Dirige William Wyler. [FB]

 

[ID] DI W. WYLER, CON C. HESTON, S. BOYD, H. HARAREET, J. HAWKINS, PEPLUM, USA, 1959, 210', 2.35:1