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"il biopic su Elton John ha più o meno tutti i difetti di quello su 'Mercury', ma anche i pregi"

 

 

Un ragazzino, tale Reginald Dwight, diventa la gallina dalle uova d'oro, ma la confusione lo attanaglia... Inevitabile che il film su Mercury e i Queen  BOHEMIAN RHAPSODY  si rivelasse l'apripista di una lunga schiera di biopic. Quello che non si poteva immaginare è che arrivasse in meno di un anno "Rocketman". Incredibilmente, almeno una volta, non si commemora un morto ma si celebra uno vivo: Elton John, uno che anche il sottoscritto stima e apprezza come autore di canzoni. Dei trascorsi dei quali si occupa il film in questione, tutti riferiti al suo primo periodo (se consideriamo come spartiacque il giro di boa che corrisponde alla disintossicazione dalle droghe e dall'alcool) purtroppo non offre nulla di particorlamente rivoluzionario. C'è poi l'innesto del musical nel tessuto cinematografico tradizionale, che personalmente non ho mai amato particolarmente (anzi, diciamolo: lo detesto). Non si procede con il passo leggero e il momento in cui il Nostro molla i freni inibitori e si concede al produttore giovane (e poi scopriremo senza troppi scrupoli) rischia la scivolata nel pecoreccio (sono lontane le magie di Ang Lee in quel delle montagne "Brokeback") e tutto quanto ruota attorno al concetto basico: abbiamo a che fare con un autore dotatissimo (scrive di getto, ma lo facciamo in molti) con l'orecchio assoluto e una gran fortuna, che PERO' (un "però" grosso come una casa) soffre di penuria d'amore: da parte della famiglia in primis (la madre, ma soprattutto del padre che praticamente non lo considera mai) e di chi gli sta attorno in generale (il fido paroliere Bernie Taupin che lo ama, ma non come lui vorrebbe). Non diciamo nulla di nuovo se dal dolore un autore da sempre il meglio, quando la solitudine costringe a guardarsi dentro trovando sè stessi. Qui, i momenti migliori del film. Taron Egerton è bravo nel confronto col suo doppio (non "Hide" ma "John") e il gran finale è sulla Croisette. [FB]

 

[ID] DI D. FLETCHER, CON T. EGERTON, R. MADDEN, B. DALLAS HOWARD, BIO, UK/USA, 2019, 121', 2.35:1