F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS

LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA TERRA DEI MORTI VIVENTI

LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Nella battaglia spaziale più impressionante mai vista, troviamo Anakin e Obi Wan impegnati a liberare Palpatine, prigioniero del Conte Dooku spalleggiato dall'iper-tecnologico Generale Grievous. Ed è solo il prologo! La nuova trilogia lucasiana chiude i battenti in maniera almeno dignitosa, partendo dallo strepitoso incipit e scivolando sempre più dalle parti dell'horror gotico, dalla modernità odierna alle essenzialità scenografiche di un tempo. Curioso, vedere le basette progressivamente allungarsi e il vestiario tendere sempre più verso i seventies. Se si trascura l'inutile parte centrale (non appassiona chi scrive il personaggio di Grievous, nato esplicitamente per il merchandising dei ragazzini) le prime autentiche emozioni giungono dopo l'ordine impartito da Lord Sidious ai cloni, sorta di "notte dei lunghi coltelli" jediana. Per quel che concerne gli effetti speciali, gli ambienti generati al computer raggiungono livelli di eccellenza, lontani anni luce da quelli manifestamente finti dei due precedenti capitoli, mentre una nota dolente giunge dalla partitura di un John Williams che si avvia verso l'eterno limitandosi ad elaborare, variandoli, i bei temi dei tempi che furono. Sul fronte dello humor ho saputo apprezzare la scena con Obi Wan sul lucertolone ma non ho potuto fare a meno di rammaricarmi per il sottoutilizzo degli Wookie (dato il loro potenziale comico) confinati ad una scena di massa in verità piuttosto confusa. Che i dialoghi in idioma comprensibile fossero risibili dal preferire i versi di un'iguana da corsa e di giganti pelosi è tutto detto. Un alternarsi, quindi, di doti e difetti che ha il suo zenith nella sequenza della "fine" di Anakin/Darth Fener (incorniciata da uno scenario infernale) e della sua rinascita nelle vesti che ben conosciamo. Il regista ha saputo ritrovare la via maestra proprio nella parte conclusiva. George Lucas? C'è ancora del buono in lui. [FB]

 

[REVENGE OF THE SITH] di J. LUCAS, con H. CHRISTENSEN, FANTASCIENZA, USA, 2005, 140', 2.35:1, VOTO: 7