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V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS

LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA TERRA DEI MORTI VIVENTI

LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Impossibile riassumere in poche righe la trama. Dopo un sulfureo prologo e i titoli di testa visivamente più innovativi da anni a questa parte, segue il film e non ti accorgi della differenza: prendete a modello l'Oliver Stone di Natural Born Killers (primi 11 minuti, come suggerirebbe un Barnum di Alessandro Baricco) e "Domino" vi apparirà per quello che è: un flusso continuo e inarrestabile di ralenti, rewind in avanti e all'indietro, moviole, fermo immagini, sovrimpressioni e serpentoni recanti i nomi dei personaggi o dei luoghi, piste sonore multiple, cammei improvvisi e irresistibili (senti Tom Waits gracchiare in sottofondo e appare dal nulla Tom Waits), Keira Knightley con le cartucciere e il nunchaku e pure in topless, Mickey Rourke con la faccia più pesta che mai, un tenebroso (Edgar Ramirez) mezzo psicopatico ma introverso che parla solo ispanico "perché crede che così farà colpo sulle donne", Jacqueline Bisset che -nonostante la veneranda età- si conferma la donna più bella del mondo, Christopher Walken nel solito ruolo di disturbato, Lucy Liu poliziotta, una tavolozza cromatica che finiti i colori dell'iride te li fa a cercare nello spettro dell'ultravioletto, il ritorno di Richard (Donnie Darko) Kelly in veste di sceneggiatore, un sorprendente Tony Scott alla regia, la cinepresa che non sta mai ma proprio mai ferma, un montaggio tarantolato, l'omaggio sincero alla figura reale della vera Domino Harvey, figlia di una modella e di un attore (L. Harvey), deceduta a pochi mesi dall’uscita del film, che piuttosto di seguire una carriera in passerella aveva intrapreso quella di cacciatrice di taglie, acciuffando quei criminali sotto cauzione che si davano alla macchia alla vigilia dei processi. Il film è così: dura due ore e il fiato non lo prende mai. Non siamo ancora pronti per questo, anche se è probabile che l'Mtv generation potrebbe considerarlo già lento da qui a qualche anno. [FB]

 

[ID] di T. SCOTT, con K. KNIGHTLEY E M. ROURKE, AZIONE, USA, 2005, 125', 2.35:1, VOTO: 7