F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●● ½

V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

PAG 2

   
 

"un sorprendente horror prodotto in pompa magna da 'Neflix', che cambia pelle più volte"

 

 

Allieva prediletta di un docente musicale, alla morte della madre a Boston, torna in qualità di giurata ad un concorso di violoncelliste a Shangai. Incontra l'attuale pupilla dell'ex-maestro e lega all'apparenza con lei... "The Perfection" è probabilmente il miglior horror targato 'Netflix' sin'ora prodotto. All'inizio pare un horror piuttosto "leccato", patinato si sarebbe detto un tempo, narrato per capitoli. I patiti del genere lesbo saranno sicuro accontentati: entrambe le protagoniste sono occidentali in terra straniera, e la protagonista Allison Williams pare una giovane Jennifer Connelly. Quando la sua amica (Logan Browning) è colta sull'autobus turistico su cui viaggiano, da una devastante dissenteria, andando verso una repentina disidratazione inizi a pensare a  CABIN FEVER  e quando costei inizia a vomitare vermi allora l'horror si affaccia alla finestra, pardon: al finestrino. Abbandonate in mezzo al nulla dei boschi locali l'horrore dilaga quando la stessa si trova infestata sottocute di... formiche! Poi: sorpresa (!) si torna indietro, il film si riavvolge sino al risveglio delle due dopo la notte di fuoco. E scopriamo così successo. Non dico altro, per un film interessante, ben realizzato e con una colonna sonora fica (due violoncelli by Paul Haslinger) che muta forma, almeno due volte. Sì, perché dal genere "viral" si sterza su coordinate del "revenge" alla Tarantino, e ancora, rivelando attraverso un flashback il significato del titolo buttandola generosamente sull'horror gore alla Pascal Laugier.
Note di merito per uno stupro a base di moncherino e per [EVIDENZIA LO SPOILER] l'associazione di puristi della musica viziosi ancora mi mancava! A suggellare il tutto giunge poi un'immagine finale, iconica, decisamente disturbante. Unico appunto: quando Steven Weber dice "voglio che canti una nota: un do diesis!" e l'alliva stacca la nota, non è un "do diesis" ma un "si bemolle". Novanta minuti ben spesi.  [FB]

 

[ID] DI R. SHEPARD, Con A. WILLIAMS, L. BROWNING, A. HUFFMAN, HORROR, USA, 2019, 91', 2.35:1