F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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MELANCHOLIA
LA PELLE CHE ABITO
TUTTI I NOSTRI DESIDERI
MIRACOLO A LE HAVRE
LA FUGA DI MARTHA
SECUESTRADOS
A DANGEROUS METHOD
THIS MUST BE THE PLACE
UNTHINKABLE
THE GREY
MIDNIGHT IN PARIS
LA CHISPA DE LA VIDA
HABEMUS PAPAM
*LE PALUDI DELLA MORTE
THE RESIDENT

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"quel che si dice un filme che dice tanto, con poco"

 

 

In un collegio sprofondanto nelle campagne del Regno Unito, due bambine, amiche ma rivali in amore, sembrano destinate ad un disegno prestabilito, un destino crudele al quale pare non possona sottrarsi... "Non Lasciarmi" è quel che si dice un film che dice tanto, con poco. Su sceneggiatura dell'Alex Garland di  EX MACHINA  tratta dal romanzo "Never Let Me Go" di Kazuo Ishiguro narra di una situazione non reale, ma possibile, pertanto parlare di fantascienza può essere improprio. Carey Mulligan con Andrew Garfield e una giovane Keira Knightley sono i protagonisti di questa toccante storia che si dipana in tre momenti della vita dei tre personaggi: l'infanzia nel collegio-orfanotrofio, l'adolescenza, e la maturità. La prima fase dovrebbe introdurre il concetto alla base del loro essere al mondo: sì, per queste figure giunge il "perché" alla fatidica domanda. Se poi la "rivelazione" giunge da una nuova docente (prontamente allontanata) cui presta tra l'altro il volto la magnifica futura protagonista de  LA FORMA DELL'ACQUA  Sally Hawkins, l'altera direttrice Charlotte Rampling si pone loro con una trasparenza disarmante senza però affrontare di petto l'argomento. I ragazzi vanno incontro al loro destino con una calma che il filosofo Fusaro definirebbe "olimpica", e ciò rappresenta l'elemento chiaramente destabilizzante per lo spettatore. In un contesto che potrebbe essere un mondo alternativo ma che forse appunto non lo è, sprofondati nella verde campagna inglese un solo elemento delinea scenari distopici (quei braccialetti elettronici che registrano le giornate dei piccoli studenti, certamente dissonanti in quelli che dovrebbero essere gli anni ottanta) la vicenda umana prende, e il regista Mark Romanek è pure bravo a dirigere i tre di cui sopra. Finale commovente che pare condividere con lo spettatore i dubbi sul significato della vita. Il film è tutto ciò che ci si immagina dal titolo. [FB]

 

[NEVER LET ME GO] di M. ROMANEK, con C. MULLIGAN, K. KNIGHTLEY, A. GARFIELD, DR, UK, 2011, 99', 2.35:1