F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●●●            CULT

INCONTRI RAVVICINATI...
GUERRE STELLARI
I NUOVI MOSTRI
ALLEGRO NON TROPPO
IO E ANNIE
SUSPIRIA
SETTE NOTE IN NERO

SHOCK
TUTTI DEFUNTI TRANNE I MORTI
LE COLLINE HANNO GLI OCCHI
BORGHESE PICCOLO PICCOLO
ERASERHEAD
UNA GIORNATA PARTICOLARE
FUGA DI MEZZANOTTE
NEW YORK NEW YORK

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un film  così, oggi, solo a pensarlo, susciterebbe una crociata censoria ferocissima"

 

 

Come ogni estate, s'incontrano due ragazzini. Ma i giochi d'un tempo hanno ora tutt'altra altra valenza... "Maladolescenza", film "maledetto" di Pier Giuseppe Murgia (l'inventore di "Chi l'ha Visto?") fu coprodotto in Italia in compartecipazione tedesca. Stranamente è proprio qui che la pellicola subì maggiori vicissitudini censorie, dato che coinvolgeva minori in scene di nudità integrale e di sesso, seppur (ovviamente) simulato. Lara Wendel, prima di finire sotto le fauci di un dobermann in  TENEBRE  (aveva esordito in  MIO CARO ASSASSINO  di Valerii) aveva qui, come per Eva Ionesco (figlia e modella della fotografa franco-romena) 11 anni, mentre Martion Loeb: 17. Dapprima fu pesantemente tagliato, poi restituito di recente all'integrità per essere poi sequestrato e declassato nel 2006 (esagerazione delle esagerazioni) a "pedopornografia". Se la sentenza che nega le pulsioni sessuali dei minori non può che definirsi ipocrita, già la sequenza con la Wendel (sguardo triste) legata all'albero e attraversata da un serpente ha del disturbante ("un gioco", definito dall'amichetto) per non parlare del tordo trafitto (bambini, ma anche bambini crudeli). Le location naturali riportano all'attrazione nell'infanzia per i luoghi pericolosi e paurosi: le rovine del castello, le grotte... dove si consumerà l'atto originario, e infine la sinistra villa nel bosco. E' dalla comparsa della Ionesco che il film sposa poi atmosfere alla  IL SIGNORE DELLE MOSCHE  quando i due costringono la ragazzina timida a "far la pipì" davanti a loro, e quindi ad essistere come spettatrice al loro incontro amoroso (il momento più perturbante del film). Musiche ora fiabesche ora orrorifiche di Pippo Caruso (quello di Pippo Baudo). La mattana (allegorica) della Ionesco nella grotta-utero dove grida "voglio andarmene! voglio tornare a casa!!" sa di pentimento, ma anche di una impossibile riaquisizione della propria innocenza perduta. Notevole. [FB]

 

di P. G. MURGIA, CON L. WENDEL, E. IONESCO, M. LOEB, DRAM/EROTICO/HORROR, ITALIA, 1977, 91', 1.85:1