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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"sguardi in camera, messinscena sciattissima, derive da 'chiamamose film', cani sbudellati..."

 

 

Famigliola allargata in gira nel deserto (?) su di una roulotte, legge sulla cartina: "esperimenti nucleari militari in corso", e giustamente (???) ci si fionda. Lì, nei dintorni di una vecchia miniera in disuso, una di loro speculare famiglia allargata di rednek brutti, disperati e rancorosi li vede e decide di farne carne morta... Proprio non sono mai riuscito a farmelo piacere questo "Le Colline hanno gli Occhi". Del regista Wes Craven riesco a digerire in verità ben poco, ad esclusione dei suoi due film su Freddie Kruger (due sì, il primo e l'ultimo, prima degli sterili remake) e quello sugli zombi haitiani. Questo suo secondo film, che segue il grottesco  L'ULTIMA CASA A SINISTRA  non fa eccezione: sguardi in camera, messinscena sciattissima, ritmo stanco, scene d'azioni ridicole, sottotesto politico urlato, scivolate nel ridicolo involontario. Pure l'orrendo (anche senza make-up) "testa d'uovo" che ricordiamo muto nel ben più memorabile capolavoro di Forman con Nicholson mattatore si limita a fare smorfie su suggerimento del sopravvalutato regista. Tobe Hooper aveva agguantato ben altri risultati pochi anni prima nel suo folgorante esordio, che pur non essendo un capolavoro in senso stretto, faceva della "sporcizia di produzione" di necessità virtù. Per di più, dopo neanche dieci minuti, si finisce dalle parti del "chiamamose film" (definizione di Filippo Morelli) ad indicare un momento in cui tutti gli interpreti del film si chiamano tra loro, per decine di minuti (qui, chiamano cani-cani: "Bellaaaa! Bellaaaa!!!", "Bestiaaaa! "Wolfieee!!!!" e cani-attori: "Bobby! Booooobbbyy!!!" sì, quest'ultimo è un bipede!). Una delle attrici (la meno incapace nel gruppo di completi inetti nella recitazione) la ritroveremo come protagonista nel primo vero horror di Jo Dante. Vomitevole il flash sul cane sbudellato, tale da gettare sospetti di maltrattamenti agli animali. Il finale giunge "à la cazzo di cane". Irritante, inguardabile. [FB]

 

[THE HILLS HAVE EYES] di W. CRAVEN, CON V. VINCENT E M. SPEER, HORROR, USA, 1977, 90', 1.85:1