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SECONDO TRAGICO FANTOZZI
ROCKY
BRUTTI SPORCHI E CATTIVI
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FEBBRE DA CAVALLO
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LA CASA DALLE FINESTRE...

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BALLATA MACABRA
TAXI DRIVER
IL MARATONETA
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TUTTI GLI UOMINI DEL...

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"prima trasferta 'americana' per Pupi Avati, che all'entrata del guitto Proietti finisce in vacca"

 

 

Italoamericano decide di investire a Milano i proventi delle sue attività in un bordello maschile per ricche signore. Non risponde solo l'alta borghesia, ma anche le nuovi "classi emergenti". Più o meno apprezzati da "donne in calore", i quattro "superman" sono in vendita per "Centocinquantamila + iva, rose comprese"... Appartenente al filone grottesco di Pupi Avati, nell'anno della "doppietta" (l'altro è il film che narra "la storia più spaventosa mai raccontata") "Bordella" ci catapulta entro le mura di un casino, con vent'anni di anticipo sul  PAPRIKA  di Brass, concretizzandosinel, almeno nel prologo, la prima trasferta americana del regista. Oltre a Cavina ("Adone", l'ex boxer) e Montefiori ("misure: 1 e 90, 1 e 20, e... 023!") un cast americano, con Al Lettieri (a interpretare "Eddy Mordace", attore al quale il film è dedicato) Vincent Gardenia e Taryn Power. Compare anche un giovanissimo Christian de Sica, OVVIAMENTE nella parte di un finocchio impomatato "danceur" e canterino: caricatissimo e insopportabile allora come ora (appena accettabile come passeggero caratterista, intollerabile oltre i 10 minuti... figuriamoci per un film da protagonista come sarebbe stato poi per Parenti & Vanzina). Forse lo spunto arriva da  UN UOMO DA MARCIAPIEDE  ma oltre alle deliziose musiche di Amedeo Tommasi che vedono un ritornello già orecchiato nel cult horror contemporaneo, l'inedita adozione del formato panoramico, i frequenti sfondamenti della "quarta parete" (ovvero quando gli attori volgono lo sguardo direttamente in macchina occhieggiando allo spettatore al di là dello schermo) come quello che ci rivolgono Simbad-Montefiori mostrandoci "com'è possibile" che si sia "dato a quel mestiere", e Adone-Cavina (da boxer fallito a... "mosciòne della casa") quando finalmente arriva la trippa per gatti (da cui il divieto -esagerato!- ai 18) ci pensa il guitto Proietti e mandare tutto (fine satirico, compreso) in vacca. [FB]

 

P. AVATI, CON Al LETTIERI, L. PROIETTI, C. DE SICA, G. CAVINA, GROTTESCO/MUSICAL, ITA, 1976, 91', 2.35:1