F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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SECONDO TRAGICO FANTOZZI
ROCKY
BRUTTI SPORCHI E CATTIVI
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"chiude nel migliore dei modi una carriera ineguagliabile"

 

 

Una coppia di simpatici truffatori (lei è finta veggente, lui tassista) uniti in società per spillare quattrini a vecchie ricche carampane, si ritrovano coinvolti in un brutto intrigo. Lo spunto è fornito dall'ultima cliente che quarant'anni prima aveva fatto affidare il bimbo illegittimo della sorella a sua insaputa e che ora vuole ritrovare e farlo erede universale. Sfortunatamente l'uomo in questione non vuole proprio farsi trovare... Ultimo lavoro di Hitchcock che passerà a miglior vita di lì a poco che scopre nel simpaticissimo scricciolo Barbara Harris la figura ideale per far scattare il processo di immedesimazione da parte dello spettatore, piacevolmente calato all'interno di una vicenda particolarmente appassionante da un ottimo spunto di partenza, cadenzata da un ritmo che ricorda il "Fuori Orario" di Scorsese quando a velocità d'esecuzione e perfezione d'insieme. La conclusione sotto questo aspetto è davvero paragonabile ad una chiusa mozartiana e ben si presta la partitura musicale particolarmente brillante ad opera di un ispirato John Williams che sarebbe stato destinato a prendere le redini dello scomparso Herrmann. La figura di "Blanche", tanto positiva, contrasta con il suo negativo naturale: un'ombrosa Karen Black, e il discorso vale anche per le figure maschili Dern/Deane. Notevoli le sequenze dell'auto senza freni e l'inquadratura dall'alto del cimitero che sembra quasi uno schema di pac-man, ironia a piene mani (l'orazione funebre del farabutto, la cernita dall'elenco telefonico che prevede parecchi buffi scambi) e strizzata d'occhio verso l'obbiettivo della "medium affamata di sesso" (secondo la sprezzante definizione dello spregevole personaggio di William Deane) è il saluto di congedo che lo stesso regista rivolge al pubblico (che mostra qui tra l'altro -quasi un presagio- solo la silhouette) chiudendo nel miglior modo una carriera ineguagliabile per prolificità e valenza artistica. [FB]

 

[FAMILY PLOT] di A. HITCHCOCK, CON B. HARRIS, B. DERN, K. BLACK, GIALLO-ROSA, USA, 1976, 115', 1.85:1