F A B I O B O R E L L I
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R E C E N S I O N I
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SECONDO TRAGICO FANTOZZI
ROCKY
BRUTTI SPORCHI E CATTIVI
COMPLOTTO DI FAMIGLIA
FEBBRE DA CAVALLO
CARRIE
LA CASA DALLE FINESTRE...
L'INQUILINO DEL TERZO PIANO
IL PRESAGIO
BALLATA MACABRA
TAXI DRIVER
IL MARATONETA
NOVECENTO
IL CASANOVA
TUTTI GLI UOMINI DEL...
COMIC THRILLER DRAMA
"spettacolo senza pretese, ma divertente"
Tre sfigati attendono la domenica per correre all'ippodromo e scommettere alle corse dei cavalli. L'eterna fidanzata di uno dei tre si fa fare le carte e il destino rivela un matrimonio imminente in conseguenza a una tris vincente. Il fatto è che i cavalli associati ai tarocchi sarebbero dei brocchi, tant'è che il compagno cambia la puntata all'ultimo minuto, senza dirle nulla. Vince però il trio designato dalle carte... Un bel casino... Nessuna pretesa per "Febbre da Cavallo" di Steno, il padre di quei due impediti dei fratelli Vanzina, ma uno spettacolo scacciapensieri e divertente. Per quanto gli attori non siano di primissimo piano (ci sono Montesano, e un sulfureo Gigi Proietti) l'intrattenimento è garantito e se la storia è indubbiamente ingenuotta, le risate sono assicurate. Merito dei dialoghi, scritti per lo più bene, e di una regia funzionale. Alcune gag sono sotto questo aspetto fulminanti: addirittura epocale quella dello spot che il personaggio di Proietti ("Mandrake" "per via delle innate doti trasformiste") non riusce a portarlo a termine ingarbugliandosi ogni volta per le battute del copione. Meno riuscito il personaggio di Montesano ("er Pomata") che comunque fa il suo lavoro come spalla. Poi c'è la Spaak, Celi, Carotenuto e un nutrito caravanserraglio di caratteristi. Scoppiettante nella prima parte (anche la recita alla farmacia, direi, ha fatto scuola) un pochino più loffio nella seconda con l'attuazione del piano per vincere il Gran Premio di Tordivalle, rinverdisce la memoria a chi rammenta che la domenica pomeriggio, negli anni '70, prima di "Bliz" e di altri contenitori idioti rivolti a idioti, la Rai trasmetteva le diretta dagli ippodromi dello stivale. Quando udiamo la voce del cronista ("è Alberto Giubilo che vi parla") ti si apre lo scrigno della memoria e vi esce una fetentissima zaffata di muffa. Alla larga dallo pseudo sequel. [FB]
di STENO, CON E. MONTESANO, G. PROIETTI, C. SPACK, M. CAROTENUTO, COMMEDIA, ITALIA, 1976, 90', 1.85:1