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● ½
V PER VENDETTA |
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"filmaccio di merda" |
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Tolte le limitazioni software, un giocattolo evoluto tecnologicamente diventa un massacratore fuori controllo... Che filmaccio di merda che è questo reboot di BAMBOLA ASSASSINA Con una grandissima dote di fantasia lo si reintitola "La Bambola Assassina" (l'articolo... fondamentale...) eliminando dallo script l'elemento horror alla base del franchise, ovvero l'essenza del serial killer che "migrava" all'interno del bambolotto "Chucky" con un rito voodoo estemporaneo (favorito dal temporale)riducendo la natura maligna del giocattolo ad una "riprogrammazione" in fabbrica da parte di un operaio dispettoso (era stato redarguito e canzonato pesantemente, quindi... ci sta!) giocando la carta "belligeranza artificiale" precorrendo a suo modo un poco i tempi (qualche anno, dai!). Risultato? Tremendo, sotto ogni aspetto. A iniziare dall'odioso moccioso protagonista, uno che infila il gatto morto (ucciso dall'orrendo cicciobrutto) dentro il cartone della pizza, gettandolo nell'umido. Come si potrebbe dopo questo abominio provare anche solo un filo di empatia, e invece non sperare in un trapasso violento del soggetto, il più possibile truculento? Niente, si salverà, ma si sapeva dall'inizio. Morirà invece l'odiota patrigno, cui il robot assassino leverà la faccia, ispirato dalla visione di NON APRITE QUELLA PORTA PARTE II di cui si vedranno un bel po' di scene, riproposte dalla tv... Come dire: pubblicità progresso. Dopo di questo amicidio, nemmeno malaccio nella messinscena, il disastro: entrano in ballo gli amichetti del bambinaccio, si passa di stronzata in stronzata (da schiaffoni random la situazione del "regalo" che vuole i bimbominkia, per non farsi scoprire a disfarsi della testa-regalo, pensano bene di fingere che sia un omaggio di riconoscenze verso la moglie del poliziotto: veramente ge-nia-le!). L'ultima mezz'ora è poi peggio di cosa si psosa immaginare, con una resa dei conti a dir poco risibile. [FB] |
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[ID] DI L. KLEVBERG, CON A. PLAZA, G. BATEMAN, T. MATHESON, HORROR, USA, 2019, 90', 2.39:1 |
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