F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"thriller erotico con la Sandrelli e la perversa Wendel, con musiche di Donaggio pre-de Palma"

 

 

Figlia brutta e sovrappeso di una donna ancora fiera del suo fascino, sorprende quest'ultima a parlare di lei come di 'un fenomeno da baraccone'. La cattiveria della genitrice che si dichiara pure essere solo la sua matrigna la porta a tentare il suicidio. Ne esce viva e le cure in ospdale l'hanno restituita diversa: dimogrita e seducente pure lei. Ed è cambiata non solo di aspetto: è intenzionata a fargliela pagare alla matrigna...  Lara Wendel è "Desideria", "La Vita Interiore" recita il titolo completo riprendedendo il libro di Albert Moravia da cui il film è tratto. Questo adattamento vede alla Barcelloni Corte, e come co-protagonisti: Stefania Sandrelli e Vittorio Mezzogiorno. La Sandrelli si lanciava di qui in poi in ruolo osé, con la scusa di recitare in pellicole tratte principalmente da Moravia, mentre la Wendel proveniva dall'incredibileS MALADOLESCENZA  prima di lavorare con Dario Argento. Neanche 10 minuti e la prima la scopriamo già nuda, in una 'tris', puntualmente scoperta dalla figliola, che del resto andrà, dopo le dissaventure ospedaliere, rigenerata oltreché molto meno indifesa di come la ricordavamo all'inizio. Le sue sortite sono del tenore di: "Mia madre e tua madre sono uguale, sono due sporche troie borghesi" (!) e ancora: "Lo sai cosa vuol dire per una ragazzina vederlo metterlo nel culo di sua madre?!".  Si vorrebbe (non so quanto fedeli alla pagina scritta) scandalizzare a tutti i costi (la Wendel, sempre più perversa, spinge il suo boyfriedn a orinare sulla foto della madre) forse cercando la via dello scandaloso Bertolucci (il maialissimo "amministratore" di famiglia di Klaus Lowitsch, o gli insulti proferiti da un Orso Maria Guerrini che la prende con la forza e la svergina, ancora: il finale in copia carbone). Ritmo un po' blando, ma gran nostalgia anni '80. Inconfondibili gli archi di Pino Donaggio, con echi herrmaniani che anticipano quelli che avrebbe poi utilizzato nei film di Brian de Palma di qui a venire. [FB]

 

di G. BARCELLONI CORTE, CON S. SANDRELLI, L. WENDEL, V. MEZZOGIORNO, EROTICO, ITA, 1980, 104', 1.85:1