F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

La cittadina di Antonio Bay, a cent'anni dalla fondazione, reca nella sua origine un oscuro segreto che chiede ora un pesante tributo da pagare: una strana nebbia inizia ad avvolgerla durante le notti di plenilunio, lasciando dietro sé una scia di morti che ad una successiva e più attenta analisi parrà tutt'altro che casuale... John Carpenter con il solito piglio artigianale, che consegna un po' a tutti i suoi film quella patina propria dei "b-movie" particolarmente riusciti, confeziona un avvincente affresco orrorifico dove per la prima volta all'oscurità delle tenebre si sostituisce il biancore abbacinante della nebbia: qui, pulsante di autentico furore vendicativo. Contrariamente a quanto accadrà poi ventisette anni più tardi con il kinghiano/darabontiano  THE MIST  non abbiamo tentacoli vermiformi di creature da altre dimensioni mosse da animaleschi istinti, ma più "concretamente" [EVIDENZIA LO SPOILER] zombi ritornanti reduci dall'ultima stagione del brigantaggio marinaro, doppiamente defraudati dagli antichi abitanti della comunità della baia: di un ricco tesoro e spinti dalla luce del faro verso gli scogli; e perciò comprensibilmente incazzati. Tra gli ottimi caratteristi che recitano con vigore la parte assegnata, troviamo la giovanissima Jamie Lee Curtis (già eroina carpenteriana nel primo "Hallloween") e un lussuoso cameo della vera madre Janet Leigh che tutti ricordiamo come "Marion" nel capolavoro targato Alfred Hitchcock "Psyco". Notevolissime le atmosfere che odorano di salmastro e belle le ambientazioni valorizzate da uno spettacolare e coloratissimo formato panoramico. Capitolazione a suo modo memorabile nella cattedrale cinta d'assedio, con abbozzato happy end e colpo di coda finale (una zampata che reca in sé tutta la cifra stilistica di questo specialista del genere). La scelta di limitare il minutaggio a una novantina di minuti si rivela poi funzionale in favore di un ritmo invidiabile. [FB]

 

[THE FOG] di J. CARPENTER, CON J. LEE CURTIS E J. LEIGH, HORROR, USA, 1980, 91', 2.35:1, VOTO: 8