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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Uno psicopatico con il solito trauma alle spalle (quello di tutti gli psicopatici dai tempi di Norman Bates) uccide a caso giovani donne, levando loro lo scalpo per attaccarlo a manichini con i quali arreda il tugurio che abita in un lercio sobborgo di San Francisco. L'incontro con una fotografa di lui incuriosita potrà cambiarlo? Joe Spinell, una faccia che ricordiamo come l'amico che tifa il primo incontro di Rocky-Stallone con Apollo, volle fortissimamente questo film che assieme a "Henry Pioggia di Sangue" rappresenta forse il più sanguinario e inquietante film sui killer seriali. Al confronto con questi due pezzi da novanta, notevolissimi titoli come "Se7en" diventano spettacoli per famiglie, altri come "Il Collezionista" scompaiono letteralmente. La differenza sostanziale che lega i due titoli di qui sopra è che entrambi prevedono una messinscena quasi documentaristica che si limita quasi meccanicamente a seguire le turpi azioni di freddi ed efferati assassini alle prese con la vittima sacrificale di turno. Il livello di violenza si spinge oltre la soglia di guardia, ma Lustig non si limita a questo, e nella sequenza che vede l'inseguimento dell'infermiera nella metropolitana notiamo una mano tutt'altro che grossolana (plauso pure all'attrice che regala una prova ansiogena da premio oscar). Il ritratto dell'omicida ("a serial killer portrait") tratteggia poi una figura patetica e una persona che ha più bisogno di cure piuttosto che una scossa elettrica o un'iniezione letale. Le atmosfere malatissime sono quasi una proiezione della psiche a pezzi del protagonista. Per un buon 85%, il film di Lustig è un thriller a tinte forti (con sgozzamenti, fucilate ravvicinate, strangolamenti) e per il restante scivola nell'horror puro in un finale che potrebbe anche essere interpretato come un frutto del delirio di un uomo in agonia (lo troviamo rantolante sui credits... o forse no?!) che si traduce in un'orgia splatter ultra-gore per stomaci di ferro. [FB]

 

[ID] di W. LUSTIG, CON J. SPINELL E C. MUNRO, HORROR, USA, 1980, 87', 1.85:1, VOTO: 8