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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Parigi, 1957. Il corpo di una donna viene ripescato nella Senna: è solo l'ultima vittima di un "vampiro" che uccide giovani donne prosciugandole completamente del loro sangue, sbarazzandosi poi del simulacro nel fiume: l'unico indizio è che le vittime sono tutte dello stesso gruppo sanguigno. Sulle sue tracce si mette un giornalista intraprendente che si affida alle sue brillanti intuizioni che lo portano presto sulla pista giusta... Mario Bava cura la scenografia, gli effetti (ancora oggi è superlativa la trasformazione-a-vista con conseguente colpo di scena che rivela la chiave del mistero) e dirige molte sequenze della pellicola diretta da Riccardo Freda, passata alla storia del nostro cinema come il primo horror italiano. L'apertura è notevole e si entra subito dentro la storia, complici alcune trovate efficaci della sceneggiatura (splendida, quella del cartello di divieto di transito spostato che salva "il vampiro" dall'imminente cattura). Irrompe quindi di colpo il gotico e francamente l'accostamento con il contesto urbano iniziale (splendidamente antitetico all'horror) e con il sottotesto poliziesco-noir che suona come una bizzarria invero stridente. Seguiranno poi alcune ingenuità (perché dare un ricevimento nello stesso luogo dov'è tenuta contro la sua volontà una fanciulla rapita? e cosa dire dello spasimante della nipote della duchessa che si arrampica ad una liana intrufolandosi nel castello come Robin Hood?). Ma, oggettivamente, se Bava non si fosse cimentato ne "I Vampiri" non sarebbe divenuto con  LA MASCHERA DEL DEMONIO  appena tre anni dopo, il maestro del cinema fantastico che conosciamo e apprezziamo: vi ricorrono infatti già tutti gli elementi che saranno a suo retaggio nel decennio a venire: teschi, drappi sventolanti, passaggi segreti dietro caminetti o celati in cappelle funerarie. Note un po' ridondanti di Roman Vlad, che trovano un po' di slancio citando Emmerich Kalmann. [FB]

 

DI R. FREDA (E M. BAVA) CON G. M. CANALE, W. GUIDA E P. MULLER, HORROR, ITA, 1957, 85', 2.35:1, VOTO: 7