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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Antonioni ci mostra come anche gli uomini soffrano d'amore"

 

 

La comunicazione dal consolato che suo marito è morto a Sidney giunge ad una donna. Nel nulla della pianura padana "che sembra di essere in un bicchiere di anice" per la fitta nebbia, la notizia la tuba a tal punto dal comunicare al suo amante la fine della loro relazione. Lui la prende male e le porta via la figlia... Michelangelo Antonioni scrive e dirige "Il Grido" rivelando un talento non comune e già mostrando l'interesse verso quella che sarebbe poi divenuta la sua autentica ossessione: l'incomunicabilità. Attratto dagli sperimentalismi, qui si attiene più al concreto e firma forse la sua opera più compatta. Come farà ancora in seguito, parte da una "presunta" protagonista, la sempre ottima Alida Valli, per poi lasciarsela alle spalle: il vero protagonista sarà l'uomo, Steve Cochran, e ci mostrerà attraverso la sua odissea, come anche gli uomini soffrano d'amore. La bassa padana (laddove "le chiacchiere sono come la grandine: dove cade, prende") diventa il "contenitore" di insicurezze e angosce che riverberano la tristezza e la sfiducia nella vita del protagonista in altrettanti ritratti femminili: anzitutto Irma, poi l'antica fiamma, ma anche la procace benzinaia Virginia (una straordinaria Dorian Gray, che ammette: "non riesco a badare a mio padre, figuriamoci ad una bambina non mia") e ancora l'evanescente Andreina ("appena ho un po' di tempo, vorrei anch'io avere una figlia") tutte donne "incompiute" vittime di una solitudine che nel tempo ti distrugge. Nel girovagare senza meta, andando per terra alla deriva come una barca senza timoniere, l'illusione di un'ultima fuga esotica (il Venezuela) non tanto dai luoghi quanto da quella "Irma" che non riesce a lasciarsi alle spalle, e il finale che si consumerà in un'alba tragica, proprio al ritorno alla sua "Itaca", quando nemmeno più gli parrà quella che amava (e che esigeva restasse immutata). Belle le musiche pianistiche di Giovani Fusco. Bellissimo. [FB]

 

DI M. ANTONIONI, CON S. COCHRAN, A. VALLI, D. GRAY, L. SHAW, DRAMMATICO, ITALIA, 1957, 116', 1.33:1