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UNA GIORNATA PARTICOLARE
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il sospetto che si abbia inteso allungare il brodo a dismisura crea distacco tra spettatore e storia"

 

 

Alla Camilluccia, un vecchio divo del cinema assiste dal suo terrazzo ad un omicidio. Il morto era coniugato con una ricca stilista con la quale non aveva più rapporti, vivendo lei a Venezia, tant'è che progettava di spostarsi all'estero con la nuova compagna. Costei, madre di un bimbo e in attesa del divorzio dal marito, nutre forti sospetti per la stilista che pensa abbia assoldato un sicario venuto da fuori. Forse non sbaglia... Daniele D'Anza, autore di tanti bei sceneggiati televisivi della RAI che fu, ormai svogliato e demotivato, dirige con la mano sinistra (e la testa altrove) uno dei suoi ultimi gialli tv prodotti da mamma RAI. E Massimo Girotti, Nando Gazzolo e Gianpiero Albertini (quest'ultimo in una sottotrama incollata alla storia con lo sputo) sono i volti maschili de "L'Ultimo Aereo per Venezia", sceneggiato per lo più curioso per l'aver lasciato il riassunto delle puntate precedenti agli stessi protagonisti della storia, che guarderanno diritti in camera, quasi fossero interrogati dagli inquirenti. E così si farà nell'ultima puntata, quella del processo: come a rivolgersi anche agli stessi teleutenti, cercando (inutilmente) di coinvolgerli in questa specie di "cluedo-tv". Molto, troppo verboso: e francamente 8 puntate, pur di soli 40 minuti l'una, sono troppe per una storia che potrebbe stare comoda su una paginetta. Il sospetto che si abbia inteso allungare il brodo a dismisura si affaccia infatti sin dall'inizio, creando il distacco tra lo spettatore e la vicenda narrata. Oltre a Girotti anche Gazzolo è maestoso (la storia non la rimembravo, ma la sua scazzottata sul Canal Grande, sì) ma quando lo vediamo inquadrato in primo piano non possiamo astenerci da attenderci da lui un'offerta a base di "Amaretto di Saronno". Come del resto sai che Gianpiero Albertini "lo dovrà dire presto a sua moglie"... Musiche di Trovajoli incessanti (alla milionesima volta: pietààà!) e che saltano fuori quasi a sproposito. [FB]

 

di D. D'ANZA, CON M. GIROTTI, M. MALFATTI, N. GAZZOLO, M. FIORE, GIALLO, ITA, 1977, 8 EP di 40', 1.33:1