F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●● ½

V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

PAG 2

   
 

"Roman Polanski riporta in auge una vicenda di malagiustizia che a quanto pare sente vicina"

 

 

Siamo nel contesto che precede di un ventennio il Primo Conflitto Mondiale, e in Francia si nutrono sospetti su un ufficiale ebreo, pensando che questi traduta documenti riservati alla nemica Germania. La prova regina sarebbe una missiva sulla quale viene svolta una analisi calligrafica sulla base di considerazioni a dir poco speciose. Viene aperta un'altra indagine a due anni dalla condanna del primo nella quale emerge l'errore... Premio della Giuria a Venezia, "L'Ufficiale e la Spia" presenta nuovamente un Roman Polanski interessato a riportare in auge eventi storici che evidentemente suscitano ancora la sua attenzione. Nella vicenda umana al centro del famigerato "affare Dreyfus" nel contesto della Francia di fine ottocento deve averci visto in qualche modo analogie con la sua situazione di ebreo al quale è consigliato di non mettere piede in certi luoghi, uno dalla bandiera stellestrisce tanto per non fare nomi. Fotografia, costumi e ricostruzione storica sono ovviamente ai massimi livelli, mentre il montaggio prevede una narrazione frammentata. L'inizio vede l'ufficiale degradato dinnanzi alla folla, e deferito all'Isola del Diavolo: un postaccio situato in mezzo al nulla, che neanche la famigerata Guyana francese di  PAPILLON  "Un isolamento tale, che mi pare di essere stato sepolto vivo" affermerà in una lettera, precisando poi di essere sottoposto a vere e proprio forme di tortura, denotando un autentico accanimento frutto di odio nei suoi confronti. Lo stile narrativo che mette in campo il grande cineasta è compassato, riflessivo, ma comunque implacabile. L'indagine condurrà l'Alto Ufficiale, colonnello incaricato di indagare su una possibile "seconda spia", a due anni dalla condanna del povero ebreo confinato su "uno sperduto scoglio", osteggiato dai superiosi, non intenzionati a riconoscere lo sbaglio. In più verrà messo sotto accusa lui stesso, con conseguente processo con l'imputato in compagnia di Emil Zola, autore del celebre "J'accuse" sulla Stampa. La Seigner è qui puramente decorativa. [FB]

 

[J'ACCUSE] DI R. POLANSKY, CON L. GARREL, J. DUJARDIN, E. SEIGNER, DRAMM, USA, 2019, 127', 2.35:1