F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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V PER VENDETTA
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BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
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LA VENDETTA DEI SITH
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I FRATELLI GRIMM...
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I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

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"le premesse ci sarebbero, ma... niente, i nostri sceneggiatori non hanno più un cazzo di fantasia"

 

 

In una notte buia e tempestosa un uomo porta via un bambino di pochi anni da una grande villa immersa in una sontuosa tenuta. Incidente. Dieci anni dopo ritroviamo il bimbo ormai cresciuto, confinato ad una carrozzina, e sottoposto ad un rigido insegnamento da parte della madre fatto di regole e disciplina... Nell'anno che ha segnato il ritorno del grande Pupi Avati all'horror, è rimbalzato agli onori delle fanzine dedicate il titolo di questo "The Nest" Il Nido", film italiano di tale Roberto De Feo, che guarda innegabilmente ad un certo horror spagnolo, pur innestando una marcia troppo bassa. "Tenere in piedi Villa dei Laghi è come tenere in piedi un castello di carta: basta il minimo soffio e tutto crolla". E oltre alla inflessibile direttice-madre, abbiamo un medico inquietante con la passione per Rossini e le lobotomie. Sottoposto ad una serie di regolge ferree, che la madre suole indicae come necessarie per conservare il privilegio della famiglia costituita dalla tenuta... "Qual'è il tuo compito?", "Seguire il programma", "Qual è lo scopo del programma?", "Governare la tenuta", "Che cosa stiamo creando nella tenuta?", "Una migliore società". Dalle parti, almeno come atmosfere, di un THE OTHERS con tanto di cimitero privato nella stessa tenuta di "Villa dei Laghi", con due sole croci (il padre, ed 'Ettore', l'uomo con il quale è arrivata la servetta) ci sono animali (che la madre vorrà usare come test, spungendo il figlio a uccidere con una sparachiodi un povero cinghiale). "Proverei a ucciderti dovessi solo ascoltare musica classica". "Classica? Cosa vuol dire?", "Noiosa". See. Il bambino, l'allampanato Korovkin, è bravo. La ragazzetta pessima. La mise en scene ci sarebbe (la sequenza del suicidio è davvero realistica) Un po' di Dan Curtis, un po' di Amenabar, ma si vira altrove e il colpo di scena atteso, quello che dovrebbe salvare il film, invece lo affossa. Niente fantasia... [FB]

 

[ID] DI R. DE FEO, Con J. KOROVKIN, F. CAVALLIN, M. LOMBARDI, HORROR, ITALIA, 2019, 108', 2.35:1