F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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TONYA
SULLA MIA PELLE
EVA
BALLATA DI BUSTER SCRUGGS
DOG MAN
HOLD THE DARK
22 LUGLIO
ORE 18.17 ATTACCO AL TRENO
BEIRUT

IL PRIGIONIERO COREANO
TERMINAL

L'ANGELO
OPERATION FINALE
PRIVATE LIFE
SECONDA VOLTA DI ANDERS

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"riuscirà Thomasine McKenzie ad agguantare una carriera alla Jennifer Lawrence?"

 

 

Un uomo vive con la figlia tredicennne nel bel mezzo della foresta sotto ad un telo e con pochissimi utensili a disposizione. Ma qualcuno vede la secoda e allerta i servizi sociali che intervengono. I due passano qualche tempo in cattività presso una struttura, poi qualcuno offre all'uomo un lavoro e un'abitazione... Riuscità Thomasine McKenzie ad agguantare una carriera alla Jennifer Lawrence. No, perché le carte in regola, la ragazzina le ha proprio tutte e questo "Senza Lasciare Traccia" potrebbe essere per lei quello che  WINTER'S BONE  è stato per la collega allora alle prime armi. La regista è la medesima: la Granik. Perfetto Ben Foster nel ruolo di un padre molto protettivo verso la figlia, nonostante l'evidente problema mentale che lo porta pervicacemente a ricercare l'isolamento dai simili, sentendosi al "sicuro" solo in una condizione di reale cattività, nella foresta, senza fissa dimora, appunto. Si dice nella storia come questo sia un reduce di guerra e allora si da una mano allo spettatore per comprenderne le paranoie e la spiccata attitudine antisociale altrimenti inquadrabile nella patologia definita "disturbo post-traumatico". E' per questo che la addestra a tecniche di mimetismo ambientale, ma nel film non si da altre motivazioni a questo comportamento; non si sa di chi o cosa abbia paura e per cosa eventualmente si stia lui e soprattutto stia preparando la figlia. Un'emergenza mondiale? In USA pare lo facciano in tanti. Il fatto è che la giovane, entrata a contatto con realtà diverse che lei ignorava inizierà ad allontanarsi poco alla volta dal genitore-pensiero. La pellicola è molto ben realizzata e pur non vantando scene madri va nella direzione dell'imprevedibilità della strada che i due protagonisti andranno a imboccare. Ottima la direzione attoriale ed efficaci le location naturali. Dal romanzo "My Abandonment", è transitato al Sundance e poi a Cannes. [FB]

 

[LEAVE NO TRACE] DI D. GRANIK, con T. MCKENZIE, B. FOSTER, DRAMMATICO, USA, 2018, 109', 2.35:1