F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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HEREDITARY
APOSTOLO
L'AVVERTIMENTO
MALEVOLENT
THE OPEN HOUSE
QUELLO CHE SO DI LEI
UNSANE
L'UOMO SUL TRENO

LA DONNA PIù ASSASSINATA
FAMILY BLOOD

LA VEDOVA WINCHESTER
DISTORTED
A QUIET PLACE

CARGO
INSIDIOUS L'ULTIMA CHIAVE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"complementare al film di Garrone, ma lo preferisco per il coraggio di arrivare fino in fondo"

 

 

La vera storia del "Canaro": cane di paglia, non proprio uno stinco di santo, che finisce col prendere fuoco... Per i delusi di  DOGMAN  consiglio di vedersi il film "Rabbia Furiosa" di Sergio Stivaletti, l'ex effettista di Argento e Soavi, che mette in scena la "vera storia" di "Pietro de Negri", il cosidetto "canaro de la Magliana".
A intepretare "Giancarlo Ricci" aka "Claudio" si è scelto Virgilio Olivari: un vero bestione, dato che doveva impersonare uno con il "mito di Carnera" e manesco "per natura", mentre per il "canaro" si è optato per Riccardo de Filippis: va detto, perfetto per la parte. Si rivede pure Romina Mondella, che qui recita meglio che per Argento. La triste e poi truce vicenda "der Canaro" l'avevo letta la prima volta per la penna di Vincenzo Cirami ("Fattacci") e qui, a differenza che in Garrone, è sviluppata senza ripensamente passando per le prevaricazioni tutte (uccisione dell'amico, violenza alla moglie, uccisione del suo cane) sino al tragico, agghiacciante, epilogo. Sì, perché Stivaletti a differenza di Garrone va in fondo e ghiaccia (sul serio) lo spettatore anche più esigente. La messinscena è chiaramente inferiore a quella di Garrone e risente nell'essere paradossalmente televisiva con audio in presa diretta (non so quanto voluto, ma l'effetto è destabilizzante) pur non manchevole di momenti notevoli quali quello di una Roma estiva cinta dai roghi dolosi dove bruciano cadaveri canini e chiaramente l'epifania del protagonista post-veglia al plenilunio. Ben resa è la trasformazione della vittima in carnefice, e viceversa, ma Stivaletti tiene a mente l'importanza della musica nei film, e fa quella che NESSUNO fa più in Italia: affida a un musicista il lavoro (Maurizio Abeni) e commissiona una colonna sonora riconoscibile (dalle sonorità quasi western) con (incredibile!) veri e proprio temi! Ah, tra i ricercati alla centrale ci sono le foto di Argento, di Lamberto Bava e di Tom Savini! [FB]

 

DI S. STIVALETTI, CON R. DE FILIPPIS, V. OLIVARI, R. MONDELLA, HORROR/DRAM, ITALIA, 2018, 119', 2.35:1