F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"riporta l'horror alle origini, alla ricerca della primigenia cellula di terrore atavico"

 

 

Una ragazzotta convive da tre anni con un tizio iper-protettivo. Perseguitata di notte, dall'età di otto anni, da un'entità che deve averla presa in simpatia dal momento che l'ha seguita in ogni dove, cerca di conviverci come può. Il compagno vuole capirne di più, lascia perciò accesa una videocamera nella camera da letto... Una volta Bob mi disse che aveva saputo da non so chi che un qualcuno aveva dimenticato (?) un registratore accesso in una chiesa in campagna. L'indomani mattina, tornato sul posto per riprendersi il gingillo, aveva constatato che inciso su nastro si intrasentiva una flebile "voce". Chiaro che Bob intendesse canzonarmi, ma da parte mia non credetti nemmeno per un secondo all'improbabile storiella. "Paranormal Activity" sembra inizialmente ricalcare questo canovaccio per poi abbracciare la storia VERA di Carla Moran che già aveva fornito spunto per il più che discreto cult  ENTITY  A differenza di tutti gli altri epigoni di "BWP" la scelta di poggiare la videocamera e non giochicchiarci in continuazione anche nelle situazione più ansiogene si rivela una volta tanto azzeccato. Non tutto certo è calibrato e le slabbrature ci sono, ma il crescendo proporzionale all'incrementarsi dell'attività paranormale dell'entità che alloggia nel sottotetto è ben gestito e regala momenti da pelle d'oca [EVIDENZIA LO SPOILER] l'attimo dove la ragazza viene trascinata per la gamba è sul serio terrorizzante. Finali alternativi meno efficaci e non è un caso che (pare) in uno (il peggiore) ci abbia messo mano Steven Spielberg che ora rovina anche i film altrui. Ben vengano però esperimenti (che come BWP, con 17mila dollari ne incassano centinaia di milioni) volti a riportare il cinema horror alle origini, spogliandolo degli orpelli alla ricerca di quella primigenia cellula di terrore atavico. Il loft dei due è familiare a chiunque, e la suggestione che li attanaglia si riverbera facilmente sugli spettatori. [FB]

 

[ID] di O. PELI, CON A. ARMSTRONG E M. BAYOUTH, HORROR, USA, 2009, 99', 1.85:1