F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Aristide Massaccesi dirige la figlia di Ingmar Bergman!"

 

 

Un jet sul Golfo del Messico, precipita. Si salvano l'hostess e un giovane passeggero. Lui, con la scusa della caccia, le ruba il reggipetto, ma lei che ha il doppio dei suoi anni fa la sostenuta. Ma poi, cede alla fame... Massaccesi non è nuovo a queste furbate. Addirittura non firma un suo film, nemmeno con lo pseudonimo, per sfruttare il ben più altisonante cognome dell'attrice protagonista, quale specchietto per allodole e tordi. Stiamo parlando di "Paradiso Blu". Sin dal titolo i riferimenti a  LAGUNA BLU  e il suo epigono under 16   PARADISE  non sono casuali e pur mantenendo gran parte dei collaboratori usuali, fra cui l'immancabile Cipriani (qui addirittura orchestrale, con la vocalist Dell'Orso) il soggettista Cozzi (!) e l'habitué Lucia Ramirez (l'attrice usata dal regista nei porno soft, che qui fa una comparsata finale) allestisce un film "americano". Oggi è comunque più che altro ricordato per la protagonista: Anna Bergman, non un tarocco come spesso è accaduto per Massaccesi, ma effettivamente la vera di figlia di Ingmar! Biondissima, altissima, bonissima. All'epoca trentaduenne, regalerà nudi integrali. Oggi un film come questo si chiamerebbe spin-off e facente parte del cosiddetto "ciclo esotico" inaugurato da  PAPAYA DEI CARAIBI  con dialoghi risibili, penalizzati per di più da un doppiaggio miserabile (lei ha la voce di Anna Marchesini quando faceva 'Bella Figheira'). Se già l'incidente aereo ripreso dalla cabina dei piloti mette in risalto la poverà di una produzione che nemmeno può permettersi un modellino di plastica, in men che non si dica si "stacca" dalla cabina al canotto in mare, con i due sopravvissuti che vogano con le mani per cercare di guadagnare la riva del paradiso tropicale. "Almeno tu fossi un uomo e non un ragazzino!" dice subito la protagonista, svelando gli intenti. Per allungare il brodo, Aristide ci mette un evaso e... il voodoo! Posso dire che preferisco la Bergman a Bergman? [FB]

 

di A. MASSACCESI, CON A. BERGMAN, D. MONAHAN, J. RICHARDSON, RAMIREZ, EROT, ITA, 1980, 91', 1.33:1