F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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"un coraggioso Soderbergh denuncia i grandi furbastri sulla pelle dei poveri, con un supercast"

 

 

Anziana ha perso il marito cui era legatissima e non si rassegna al mancato risarcimento dell'assicurazione... Il caso dei cosiddetti "Panama Papers" riguarda la denuncia, realmente avvenuta, che nel 2006 fece tremare le borse mondiali, in particola quella di Wall Street, a seguito dello scandalo delle migliaia di società fittizie intestate a persone comuni al fine di evadere il fisco, da un gran numero -che nella storia si dicono appartenenti alla élite dei duemila- miliardari mondiali, per eludere l'imposizione fiscale di altrettanti paesi di appartenenza. La slavina si originò pare proprio a causa del mancato risarcimento di un'assicurazione ai parenti di altrettanti vittime perite in seguito ad un sinistro (un'onda anomala al largo di New York). La protagonista della storia è un'appassionata Meryl Streep, sempre in prima fila quando si tratta di difendere i diritti civili che per la sua testardaggine non volle fermarsi alle scuse di comodo e all'immancabile scaricabarile. Dall'altra parte ci sono loro: i ricchi, l'élite, che grazie al sistema "brevettato" da due figure incarnate qui dai ridanciani Oldman e Banderas. Lo stile approntato da Steven Soderbergh, regista discontinuo che ritrova qui una sua ragion d'essere, è meta-cinematografico, con i due a guardare in camera rivolgendosi in maniera sfacciata allo spettatore, assurgendo quasi a figura eterei di demoni incorporei (seppur icasticamente di bianco vestiti) allegoricamente dipinti così perché apparentemente "imprendibili". Si incrociano poi i destini di una ricchissima famiglia di colore, e un'altra cinese, oltre alle figure dei prestanome e le teste di legno investite di titoli non propri. Con tutto questo materiale si sarebbe potuta anche realizzare una miniserie, ma forse è meglio così. Grandioso il finale, con il coup-de-teatre che svela l'attore dietro all'identità del personaggio che interpretava. Consigliato anche dal filosofo marxiano Diego Fusaro. [FB]

 

[LAUNDROMAT] DI S. SODERBERGH, Con M. STREEP, G. OLDMAN, A. BANDERAS, SAT, USA, 2019, ??', 2.35:1