F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●●

V PER VENDETTA
KING KONG
BATMAN BEGINS
SIN CITY
LA MARCIA DEI PINGUINI
MALEDIZIONE DEL CONIGLIO
LA SPOSA CADAVERE
LA VENDETTA DEI SITH
DOMINO
LA FABBRICA DI CIOCCOLATO
I FRATELLI GRIMM...
BROKEN FLOWERS
I FANTASTICI QUATTRO
THANK YOU FOR SMOKING

MADAGASCAR

COMIC THRILLER DRAMA TV

PAG 2

   
 

"i 'Vinti' del Malavoglia in salsa provenzale, in un film che praticamente non trova un vero finale"

 

 

Alla fattoria del 'Grande Bosco', un piccolo imprenditore agricolo del commercio dei capretti decide di far passo più lungo della gamba, investendo anche nel pollame. Si indebita contro il parere critico dell'anziano padre e patriarca. Si andrà all'esaurimento nervoso anche a seguito di un accanimento del destino crudele... "Nel Nome della Terra" è un film francese che vorrebbe proporre uno spaccato di vita di una famiglia di allevatori che si troverà, nonostante le buone intenzioni, a dover fare i conti con quello che Verga poteva come ostavolo dei "Vinti". Trascorrono così le stagioni, punto di merito della pellicola, valorizzato da una fotografia puntuale a irradiare di luminosità le distese dei campi di grano, i colori dell'autunno, la glacialità dell'inverno.  Qualcosa lo si deve a quel film italiano, per la regia di Questi, quello con la Lollobrigida ed Eva Aulin, in tema di sfighe (qui sarà anche un tragico incendio) che colgono i protagonisti della storia, sorta di Malavoglia in salsa provenzale. Quando il costosissimo impianto per sfamare i polli si rivela una mezza sòla, Nonostante le buone intenzioni, il film si rivela al fine inconcludente. La critica ne ha parlato bene, ma è fuor di dubbio che alla storia manchi un vero finale, quel qualcosa che da solo avrebbe donato compattezza e senso compiuto. Così com'è, la pellicola di Edouard Bergen sa -a mio avvio- di poco. La dura "realtà agricola" è cosa nota e non rappresenta di certo una particolare scoperta da  parte dello spettatore. Nel protagonista che "torna dall'America" per dedicarsi alla famiglia ci ho visto quel qualcosa rappresentato dal Robert de Niro delle trasferte italice con Bertolucci e Leone. A 'Bob' pure ci somiglia, specie nella sua versione attempata, ma dati i grossi nomi di cui sopra, è logico come, nel confronto, questo titolo ne esca ulteriormente scornato. "Solo gli italiani mangiano capretti, i francesi non apprezzano questa carne!". [FB]

 

[ID] DI E. BERGEON, Con G. CANET, V. BAETENS, A. BAJON, DRAMMATICO, FRANCIA, 2019, 110', 2.35:1