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"Garris dirige Brosnan in un film per la tv non troppo originale"

 

 

Scrittore di successo ha perso l'amatissima moglie in un tragico incidente e, spinto dal suo agente, si ributta sull'horror. Opta per un ritiro nel cottage sul lago anche dopo essere stato informato che la compagna attendeva un figlio da lui, che è sterile: il dubbio che abbia avuto "una storia"  proprio in quel luogo lì è forte e in più inquietanti sogni premonitori lo vogliono proprio condurre lì. In quei luogo c'è il passato che ritorna... "Dammi un segno, uno per il sì, due per il no". E Mike Garris lo da un segno, registrando con "Mucchio d'Ossa", tratto da Stephen King come lo era  I SONNAMBULI  un non del tutto disprezzabile ritorno alla regia. Ancorché confezionato per la TV, "Bag of Bones" ha il pregio di vantare una confezione deluxe, con un protagonista, seppur in declino, molto conosciuto come Pierce Brosnam. Lo scrittore che non riesce a iniziare a scrivere riporta a Jack Torrance, e come lui (e il figlio Danny) ha il "dono", quel tipo di dono che gli fa "vedere cose", nemmeno l'unica cosa che rimanda a "Una Splendida Festa di Morte". Così si potrà ritrovare, ascoltando un vecchio dixieland su di un grammofono, direttamente negli anni '40, e ancora ci si troverà davanti agli occhi una frase ribattuta ad libitum alla macchina da scrivere o computer, come qui. E taccio qui sul tributo richiesto. Nell'annata che ha visto Garris assai attivo, impegnato com'era anche nella produzione dei  FEAR IT SELF  il lavoro in oggetto non brilla per ritmo, tant'è che appare eccessivamente stiracchiato in quasi tre ore complessive: il romanzo ha poco da dire e Garris ci mette troppo tempo. Alcuni flash riescono però posititavamente a disturbare e la violentissima sequenza dello stupro (con doppio omicidio) viene reintegrata dopo i sanguinari tagli televisivi. "Thomas Hardy dice che paragonato all'essere più noioso della terra, anche il personaggio più brillante, in tutti i romanzi, non è altro che un mucchio di ossa...". [FB]

 

[BAG OF BONES] di M. GARRIS, CON P. BROSNAM, D. GROVER, HORROR, USA, 2009, 2EP DA 80' CAD, 1.85:1