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COMIC THRILLER DRAMA TV

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"Jarmush torna con un film stralunato, su un'apocalisse zombie, ma in realtò parla di noi"

 

 

L'inversione dei poli magnetici con conseguente problema legato alla rotazione dell'asse terrestre crea un piccolo problemino: i morti risorgono. La cittadina al centro dell'apocalisse zombie la vive con filosofia... "Come può essere sempre buio?" si domanda Jarmush per bocca del personaggio del suo ultimo (?) film. Pare sconsolato nel rendersi conto di quanti cretini ci possano essere in giro, dietro alle cazzate elettroniche buone solo a tenerli con la "mente" (o quel che resta) occupata. Il regista ultra-indipendente americano, con l'allegoria dei  MORTI VIVENTI  come fu per Romero, al quale il film è un dichiarato omaggio, vuole in realtà parlare dell'odierna società, apparentemente tanto inutile e senza speranze dal non contare nemmanco su di un alieno che ci porti via (leggi: Eugenio Finardi). Chiama a raccolti volti vecchi e nuovi tra i suoi afficionados: Toma Waits (è "Eremita Bob", uno dei più disillusi e unico che può salvarsi non avendo ceduto al consumismo) Steve Buscemi (un rednek che si preoccupa di scusarsi per una battuta involontariamente policamente scorretta ("un caffè troppo nero") che potrebbe offendere Danny Glover, Iggy Pop (unico ad essere già zombie in partenza) Bill Murray (stralunato anche più del solito, nel ruolo dello sceriffo) Tilda Swinton (allampanata e aliena, letteralmente) con katana e una missione da compiere, e -dulcis in fundo- il suo simulacro più recente, il (qui) buffissimo Adam Driver (occhio al suo portachiavi, con la miniatura l'incrociatore stellare). Ah, pure la Sevigny, che vidi a Cannes all'anteprima dell'ultimo Tarantino. Il surreale è sempre presente, nelle situazioni e nei dialoghi ("è stata una bestia selvatica. Diverse bestie selvatiche!") e in ammiccamenti che vanno anche oltre il metacinema, si giunge a dire che i "morti viventi" sono loro, e siamo noi. Tornerà la "luce"? Visto il finale senza speranze, è ifficile dirlo. "I Morti non Muoiono" è la title-song. [FB]

 

[THE DEAD DON'T DIE] DI J. JARMUSH, Con B. MURRAY, A. DRIVER, COMM/HOR, USA, 2019, 98', 1.85:1