F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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HEREDITARY
APOSTOLO
L'AVVERTIMENTO
MALEVOLENT
THE OPEN HOUSE
QUELLO CHE SO DI LEI
UNSANE
L'UOMO SUL TRENO

LA DONNA PIù ASSASSINATA
FAMILY BLOOD

LA VEDOVA WINCHESTER
DISTORTED
A QUIET PLACE

CARGO
INSIDIOUS L'ULTIMA CHIAVE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"delirante, kitsch, ma anche affascinante horror-fantasy-satanico in acido"

 

 

Due metallari stagionati vivono placidamente nel bosco ma la tranquillità è violata da un gruppo di fanatici... "Trasudi una malvagità cosmica". Sbertucciato a Cannes, "Mandy" di Cosmatos (uno nuovo, non quello degli anni '80, o forse la sua reincarnazione) è in realtà un film molto particolare. Graficamente può ricordare le sperimentazioni sul colore condotte in quel dei seventies e portate all'attualità da il Refn di  VALHALLA RISING  un lavoro con il quale avrà in ultima analisi parecchi punti in comune. Infatti ciò che appare in tutto e per tutto come un horror, poi revenge-movie, svolta su coordinate fantasy: vedasi per tutte la sequenza che vede il nero (faccia nota: è Bill Duke) "forgiare" l'ascia per facilitare la vendetta del protagonista. Questi è un Nicolas Cage, che si abbassa a farsi riprendere in una scena ai limiti del grotteso (qui a Cannes hanno riso, ma risero anche di Von Trier) che lo vede sbracciarsi e sbraitare in mutandoni e maglietta improponibile in un cesso che definire kitsch sarebbe improbo. C'è dentro un po' tutto il delirante universo dei metallari in quel degli anni '80, epoca nella quale tra l'altro la storia è ambientata. Presente le cover dei dischi di "DIO" o le deliranti trasgressioni di Ozzie Osburne? C'è un po' tutto questo, predicatori incatenati su un oceano rosso sangue compreso. In pratica: l'inversione del concetto buono-cattivo che la "Commissione Pastorale" avrà senz'altro bollato con il termine "farneticante". Teste che rotolano, duelli alla motosega, bocche trapassate da punte accuminate, demoni (o moderni "cavalieri dell'Apocalisse" come credo?) in motocicletta. Tamarro? Sì, ma anche e proprio per questo fascinoso, per quel suo essere provocatoriamente osceno. Tutto, ma fuorché brutto come si era espressa la critica. Il personaggio di Cage, lordo di sangue, sogna a cartoni animati, e Andrea Riseborough qui sembra davvero uscita dalle tavole di Corrado Roi. [FB]

 

[ID] DI P. COSMATOS, con N. CAGE, A. RISEBOROUGH, B. DUKE, L. ROACHE, HORROR, USA, 2018, 122', 2.35:1