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T R A I L E R

   
 

"se si cerca un prodotto gore coi fiocchi, qui non si resta delusi"

 

 

Australia. Un ragazzo come tanti si addossa la morte del padre e inizia ad accarezzare l'idea di una fuga senza ritorno dai sensi di colpa che lo opprimono e sembrano non permettergli una vita normale. La coetanea timida che gli ha chiesto di farle da cavaliere al ballo della scuola non prende bene il suo diniego. Sequestrato dal padre di lei, dovrà contare solo su di sé per evadere da quello che sarà il vero inferno... Tenere d'occhio il cinema prodotto dalla Nuova Zelanda è diventato un imperativo dopo le recenti piacevoli rivelazioni (Greg McLean, ndr). Sotto questo aspetto "The Loved Ones" è un repechage obbligato. Colorazioni pop (che fanno sembrare la casa-prigione come una casa della Barbie) incorniciano una generazione difficile. Se la scena che si para dinanzi al risveglio del giovane può ricordare agli aficionados l'allegra famiglia Hewitt (la madre della tipa reca le tracce di una lobotomia fai-da-te) ci si posta presto anche oltre la soglia del disturbante, allorché il tapino sarà costretto a torture e umiliazioni indicibili. Ma siamo in Australia e conteranno i dettagli. La figura di "Lola" è anzitutto qualcosa di nuovo; dopo aver soggiogato la famiglia, rivela una personalità possessivo-omicida del tutto inedita nel genere: se la preda amorosa le si sottrae, lei la fa sua. E al suo confronto la Annie Wilkes di  MISERY NON DEVE MORIRE  non è che una badante. L'addetto al sonoro ha poi creato rumori di ossa spaccate a martellate e di crani perforati da trapani elettrici: iper-realistici. Quanto alla svolta [EVIDENZIA LO SPOILER] cannibalica e alla piega che "The Loved Ones" prende a 1/4 dalla fine, rientrano entrambe nei famosi "dettagli" che staccano ben più di un'incollatura i prodotti dell'emisfero australe dagli omologhi americani. Non mancano forzature evitabili (l'insistito parallelo con l'amico goffo e la darkettona) ma se si cerca un prodotto gore coi fiocchi, qui non si resta delusi. [FB]

 

[ID] di S. BYRNE, CON X. SAMUEL, R. MCLEAVY, J. BRUMPTON, HORROR, AUSTRALIA, 2009, 84', 2.35:1