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T R A I L E R

   
 

"la lentezza della narrazione è infarcita di emozioni"

 

 

Milano, metà degli anni '80, costretta a prostituirsi dalla snaturata madre, bambina undicenne viene strappata alla cosiddetta famiglia. e scortata col fratellino da un giovane carabiniere nel collegio cattolico romano che dovrebbe ospitarli. Trincerandosi dietro speciose questioni burocratiche i due non vengono ricevuti, e il carabiniere decide arbitrariamente di riportarli ai nonni in Sicilia. Ha inizio così un lungo viaggio... Il film che ha rivelato il talento di Gianni Amelio, in Italia e in Francia (il film era andato a Cannes). Il bravo regista parte da quello che potrebbe essere un fatto di cronaca, di infanzia negata, per fare un gran bel film. Amelio, in particolare, fa un lavoro straordinario con i bambini (in un mondo perfetta la piccola attrice avrebbe vinto tutti i premi del pianeta). "Il Ladro di Bambini" è poi il film che ha lanciato (si fa per dire) Enrico Lo Verso: attore vero, che non è mai (o quasi) sceso a compromessi, preferendo spesso di non lavorare piuttosto di finire a fare le solite stronzate che tirano in questa italietta prigioniera di pochi produttori incompetenti. Lo Verso è qui un giovane carabiniere che spogliatosi (letteralmente: splendida e metaforica la scena al mare) del simulacro della "divisa", saprà ritrovare un'umanità insospettata e, ammantato di candore infantile, saprà tornare bambino. Impietoso il modo in cui Amelio tratteggia la cosiddetta "carità cristiana" nel collegio "Don Bosco" e soprattutto nell'interrogazione di catechismo e nell'ottusità della burocrazia ("tu non devi pensare!" viene detto al personaggio di Lo Verso). In questo e nei due film che seguiranno, Amelio irrobustisce la lentezza della narrazione infarcendola di emozioni e immagini folgoranti. Colpisce la superficialità della gente comune (la bimba, riconosciuta, additata come appestata). Diffuse dalle radio: "A lei" della Oxa e "I Maschi" della Nannini. Che meraviglia quando i bambini ritrovano il sorriso. [FB]

 

di G. AMELIO, CON E. LO VERSO, V. SCALICI E G. IERACITANO, DRAMMA, ITALIA, 1992, 112', 1.85:1