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Un pazzo compie una serie di omicidi efferati eleggendo alcuni soggetti quali capri espiatori per punire i sette peccati capitali che flagellano il mondo. Cercheranno di fermarlo due detective: l'uno pensoso, pessimista e alla soglia del pensionamento, l'altro giovane e impulsivo, fresco sposo e prossimo padre. David Fincher rivoluziona con "Seven" il genere attraverso un'operazione che lo avvicina in qualche modo a quel  PROFONDO ROSSO  argentiano che aveva ibridato con l'horror il giallo coniando nei fatti il thriller moderno. Se qualche critico (Enrico Ghezzi) aveva odiato la pellicola, tacciando Fincher (un giovane regista con alle spalle appena il terzo sequel della saga di "Alien") di aver creato il classico successo "a tavolino", troppo studiato per vibrare di autenticità, non gli si può negare di aver appunto ridisegnato le coordinate, facendo ritrovare al genere la bussola da troppo tempo perduta. Contro ogni previsione, ad un certo punto "Seven" scopre le carte e rivela sorprendentemente il volto dell'assassino, anche se la sua opera è lungi dall'essere interrotta. Lo scopriranno a loro spese i due detective, trascinati giocoforza fuori dal loro campo d'azione in una location suggestiva (in mezzo ai tralicci elettrici) ritrovandosi disarmati dinanzi al diabolico assassino e al suo "gioco", che troverà lo zenith nel puro abominio: un colpo di scena che -giustamente- la telecamera disdegnerà d'inquadrare, lasciando l'orrore fuori campo, delegato all'immaginazione dello spettatore, in un crescendo di tensione che sfiorerà il parossismo quando anche l'ultimo tassello al suo posto offrirà la "completa visione del piano". Perfetti Brad Pitt e Morgan Freeman, tanto che non si sa quale sia la spalla dell'uno o dell'altro e Kevin Spacek, a tratteggiare un personaggio a suo modo indimenticabile. [EVIDENZIA LO SPOILER] L'unico omicidio al quale assisteremo sarà quello operato dal detective Mills. [FB]

 

[ID] di D. FINCHER, CON B. PITT, M. FREEMAN E K. SPACEK, THRILLER, USA, 1995, 127', 2.35:1, VOTO: 10