F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 9 0        1 9 9 1        1 9 9 2        1 9 9 3        1 9 9 4      1 9 9 5        1 9 9 6        1 9 9 7        1 9 9 8        1 9 9 9        >

 

 

THE TRUMAN SHOW
APRILE
A BUG'S LIFE

TRAIN DE VIE
PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS
SOLDI SPORCHI

DARK CITY

CUBE
OMICIDIO IN DIRETTA
NIGHTWATCH
LA SOTTILE LINEA ROSSA
COSì RIDEVANO
MY NAME IS JOE
LA LEGGENDA DEL PIANISTA...

SALVATE IL SOLDATO RYAN

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Subito dopo lo sbarco in Normandia, lo stato maggiore americano "cuore d'oro", spedisce un manipolo di soldati alla ricerca dell'ultimo sopravvissuto di quattro fratelli, da congedare in fretta, per lavarsi la coscienza. "Salvate il Soldato Ryan" mette pure in scena le migliori sequenze di guerra mai impresse su pellicola: Spielberg filma l'inferno della guerra in un modo davvero stupefacente, crudo e difficilmente eguagliabile in due magistrali scene d'azione, poste all'inizio e alla fine del film. Sì, ma in mezzo? Un guazzabuglio di melassa, noia e retorica da fare inorridire. In fondo alla voragine di coglioneria: il dialogo dei generali con le voci strozzate dalla commozione per mamma-Ryan... quando lo sanno tutti, che ai generali non frega nulla di soldati, fratelli e mamme. Quelli di Spielberg, invece, meriterebbero d'ufficio la tessera del Club Paperino. Li vediamo infatti inviare una squadra in soccorso a Matt Damon, purché -anche a costo della vita di tutti- egli possa rimpatriare, in nave, possibilmente non orizzontale e non in una cassa d'acero. Ed ecco così un manipolo di otto uomini affrontare una missione chiaramente suicida, che troverà anche modo di passare il tempo confrontandosi con un cecchino (concedersi la conquista di un inutile avamposto), parentesi che costerà la vita l'ufficiale medico (interpretato dal buon Giovanni Ribisi). Diversivo "giustificabile" -in sceneggiatura- con la vita risparmiata dal capitano "cuore d'oro" al soldatone crucco, che -da par suo- si ripresenterà (ovviamente) nel finalone ripagando la cortesia con una pallottola letale. Senza dilungarmi oltre, "Ryan" è come un polpettone insipido, che tradisce le aspettative di eccellente aperitivo e che neppure il buon digestivo riesce a farti digerire. Seppellito prematuramente il Ribisi, quei geniacci dei nostri doppiatori hanno avuto la bella pensata di riutilizzarne la "voce" per Matt Damon (!) [FB]

 

[ID] di S. SPIELBERG, CON T. HANKS, V. DIESEL E M. DAMON, GUERRA, USA, 1998, 167', 2.35:1, VOTO: 5