F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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HEREDITARY
APOSTOLO
L'AVVERTIMENTO
MALEVOLENT
THE OPEN HOUSE
QUELLO CHE SO DI LEI
UNSANE
L'UOMO SUL TRENO

LA DONNA PIù ASSASSINATA
FAMILY BLOOD

LA VEDOVA WINCHESTER
DISTORTED
A QUIET PLACE

CARGO
INSIDIOUS L'ULTIMA CHIAVE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"niente di originale, ma la sceneggiatura denota una cura notevole"

 

 

Un omaccione si occupa di far scomparire corpi che la malavita gli scarica davanti casa. Vive lì solo con la giovane figlia, consapevole di tutto ciò ed è costretta a convivere con le anime dannate che lì aleggiano... Con "I'll Take Your Dead" possiamo finalmente dire di aver visto un horror dalla sceneggiatura ben scritta. Formalmente si tratta invero di un thriller, con inserti horror dovuti alla ragazzina (una dodicenne alla prima mestruazione) che, come il protagonista de  IL SESTO SENSO  ..."vede la gente morta". Niente di originale di certo, considerando anche la sottotrama alla  MISERY  con la persona (non dico chi per non spoilerare troppo) ferita e legata nella casetta in legno sprofondata nel nulla inospitale. L'originalità si diceva, sta però nel manico, ovvero in una sceneggiatura che -possiamo finalmente dirlo- funziona, tenendo incollati alla poltrona nell'assoluta imprevedibilità di ciò che potrà succedere. Una sorpresa viene anche dai "morti", dagli occhi bianchi, che non parlano e nemmeno gemono, e non mordono (!) e per questo fanno molta più paura degli omologhi che ci vengono propinati da anni nella zombimania dilagante. La domanda alla quale il film risponderà è: li vede solo la bambina (una sensitiva?) o ci sono realmente? Quel che è sicuro è che la casa è maledetta, come lo è il "macellaio delle caramelle": personaggio divenuto mitico nelle zone urbanizzate (sorta di leggenda metropolitana tra la malavita) che disfa (letteralmente) i corpi che gli vengono recapitati, ma anche generosamente pagati, il tutto frutto di un ricatto sposato dal protagonista quasi come un "dono" in un momento di necessità (la moglie da curare). Ma ecco l'elemento impazzito, costituito dalla chiamata fatta da un cellulare, che ridefinisce un po' tutta la questione (la casa è proprio l'unico posto in cui sta al sicuro) capovolgendo ciò che si dava ormai per scontato. Niente male davvero. [FB]

 

[ID] DI C. ARCHIBALD, con A. PRESTON, A. DEVINE, P. SUPERNOVA, HORROR, USA, 2018, 86', 2.35:1