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"dietro al Genio c'è sempre una donna"

 

 

Dopo l'ennesimo capolavoro spionistico, Hitchcock intendeva girare il suo primo vero horror. Snobbando un adattamento spinto dalla moglie, sua stretta collaboratrice, gli preferisce un romanzo di Robert Bloch... Biopic su "Hitchcock", preso nel periodo della lavorazione di  PSYCO  Nulla di trascendentale, ma vedere raccontata la vita privata di un genio è comunque sempre stimolante. Qui, alla regia, purtroppo non c'è un genio (Sacha Gervasi) e, al di la delle schermaglie tra Hitch e la moglie "Alma Reville", il primo interpretato da Anthony Hopkins e la seconda da Helen Mirren, non riescono a emergere grandi emozioni. La Mirren è molto brava nel ritrarre una figura femminile che si rivela fondamentale nel conseguimento della perfezione. Non so chi l'ha detto, ma dietro al Genio c'è sempre una donna: il genio è spesso condizionato dall'irrazionalità insita nel proprio talento. Per cui, una figura terza ma allo stesso tempo fedelissima, si rivela necessaria e complementare. La sceneggiatura si concentra in particolare su questa dualità, che sfocia in reciproca gelosia, mai presente a livello lavorativo quando invece sul piano privato-sentimentale: si capisce come la moglie di Hitch fosse gelosa di quell'ossessione del marito verso le "sue" bionde, che dal canto suo coltivava un autentico rancore per i "tradimenti" delle sue muse (Grace Kelly, ma anche Vera Miles, la cui "scelta privata" aveva quasi compromesso la realizzazione di quell'altro capolavoro del 1956). Delude il fatto che questo film non analizzi per nulla come al Maestro siano nate le idee, gettando lì veloce questa o quella scelta, insinuando una poco convincente natura del suo "lato oscuro". Scarlett Johansson e Jessica Biel nei ruoli della Leigh e della Miles che mi portano a una riflessione: se le attuali pin-up risultano mortificate da acconciature demodé, quanto realmente potevano essere bone quelle attrici del passato? [FB]

 

[ID] di S. GERVASI, con A. HOPKINS, H. MIRREN, S. JOHANSSON, J. BIEL, BIO/DRAM, USA, 2012, 98', 2.35:1