F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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IL SOSPETTO
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COSMOPOLIS
HITCHCOCK
HOLY MOTORS
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LA QUINTA STAGIONE
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IO E TE
THE IMPOSSIBLE
LA MIGLIORE OFFERTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Gli Spietati hanno veramente rotto il cazzo!"

 

 

A Parigi, inizia la giornata di un uomo su una limousine, sulla quale "cambiarsi" per vivere altrettante vite... In un'annata caratterizzata da distribuzioni fallaci (l'introvabile film di De Palma) doveva giungere a noi "Holy Motors": masturbazione intellettuale di un regista che evidentemente deve credersi Dio in terra. Eletto da alcuni (sempre i soliti) come capolavoro e "film dell'anno" è in realtà un film che parte da uno script sì geniale, ma che portato sullo schermo rivela tutti i suoi limiti. Meglio il teatro. La storia del "signor Oscar" che "cambia" (non solo "si cambia") a bordo di una lussuosa limousine, vivende diverse vite, seguendo un "copione" che gli viene di volta in volta consegnato. Diventerà così una stracciona che elemosina due spiccioli per strada, una controfigura per la stop-motion, un freak che rapisce una modella, una padre severo, un musicista-performer, un assassino che attribuisce alla vittima la sua identità [EVIDENZIA LO SPOILER] immediatamente prima di suicidarsi lui medesimo! Per Karaks si aprono così i generi cinematografici: il dramma, la fantascienza, l'horror, il musical (Kylie Minogue). Quello che è in fin dei conti teatro sperimentale si scontra e cozza con la rappresentazione filmica, che è sovente piatta, a tratti anti-cinematografica in maniera quasi autocompiaciuta, finendo con lo spazientire un po' lo spettatore. Insomma: oltre al copione c'è di più. E non basta la notevole performance (più fisica che attoriale) del protagonista, il cui personaggio fa appunto "Oscar" di nome. Come per Cronenberg anche qui il mondo si distingue dal microcosmo di una confortevole autovettura. E ancora deve venire il finale con i protagonisti che si congedano dall'intensa giornata lavorativa, e la rimessa con le automobili che parlano. Gli "Holy Motors", appunto. I francesi, quando vogliono fare gli intellettuali a tutti i costi, sanno rivelarsi realmente insopportabili. [FB]

 

[ID] di L. CARAX, con D. LEVANT, E. MENDES, K. MINOGUE, DRAMMATICO, FRANCIA, 2012, 116', 1.85:1