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IL BELL'ANTONIO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
     

 

Marion Crane, segretaria di un commercialista, crede gli sia capitata l'occasione della vita e invece di depositare in banca la ricca somma di denaro che un cliente magnate ha impegnato per il matrimonio del figlio, fugge con essa. Dopo aver fatto insospettire un bel po' di gente, si rifugia nel Motel di Norman Bates. Nel 1960 Alfred Hitchcock mette i fondamenti a quello che, passando poi in altre mani, diverrà il thriller moderno. La figura del serial killer si affaccia qui alla ribalta e assurge a vero protagonista della vicenda. Infatti, il maestro della suspense -contro ogni logica narrativa- mette fuori causa la protagonista femminile ad un terzo del film, nella sequenza, divenuta celeberrima, della doccia: un gioiello di messinscena dove ogni singola inquadratura è centellinata maniacalmente (ops) con un uso scenografico della musica. I terrificanti archi torti e striduli di Bernard Herrmann sono il fiore all'occhiello di uno score geniale che, affidandosi ad uno straordinario main theme, sfiora l'atonalità nei momenti di calma apparente che sottolineano irrequietezza ed horror vacui disseminato un po' ovunque nel tenebroso motel: fra i primi casi di ambientazione che assurge al rango di attore. Il segreto che custodisce al suo interno ne fa la metafora di una mente deviata. Considerato un film perfetto nel suo magistero architettonico, fotografato in un livido bianco e nero, trova nel dualismo Marion-Bates la perfetta incarnazione dell'immatura ancora vittima delle proprie debolezze, che viene perciò punita da un Destino travestito beffardamente da madre-matrigna. Janet Leigh ed Anthony Perkins: perfetti ed entrati nella leggenda; Vera Miles e John Gavin non fanno che raccogliere il testimone accompagnandoci alla soluzione del giallo in una cantina illuminata sinistramente da una ondeggiante lampadina che ne svela tutto l'orrore attraverso delle vuote orbite mummificate. [FB]

 

[PSYCHO] DI A. HITCHCOCK, CON J. LEIGH E A. PERKINS, THRILLER, UK, 1960, 109', 1.85:1, VOTO: 10