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"pregevole sotto l'aspetto visivo, paga pegno nei debiti formativi evidenti"

 

 

Un uomo si sveglia in un mondo strano, futurista, simile ad un ologramma. Un manipolo di combattenti lo strapperà ai suoi ricordi terreni presentandogli una fattualità ben divergente da quella che credeva... Fantascientifico e ambizioso film russo, "Coma" i rimandi a  MATRIX  sono molteplici. La differenza sta nel fatto che il protagonista, avvicinato dalla task force non è stato "svegliato", al contrario in condizione di coma, né vivo né morto. Si ritrova ugualmente in un mondo diverso da quello che ricordava, dove i ricordi sono uniti su diversi piani gravitazionali in quelli che sembrano ricettori neuronali di un immenso cervello. Si parla apertamente di "mondo esterno" quasi si fosse a "Zion" (l'ultima città, secondo la mitologia dei Wachowski) e pure nel film di Nikita Argunov l'aspetto è quello tipicamente "cyber punk". Si cerca una non meglio specificata "isola" dove sono assenti i "Mietitori", mostri aracniformi che, al pari delle "sentinelle" è davvero sconsigliabile incontrare. E ancora, pure qui c'è una sorta di "Morpheus" convinto che l'uomo "salvato" sia "speciale", nonché quello in grado di riportare l'equilibrio. Sul piano narrativo: nulla di nuovo, ma dal punto prettamente visivo sicuramente una cosa ancora mai vista al cinema, se dimentichiamo per un momento le città verticali di Nolan in  INCEPTION  Resta comunque itneressante questa ottica ribaltata con effetti gravitazionali poco convenzionali che è naturale destino una qualche "maraviglia" nello spettatore. Non è certo un caso se Imdb gli affibia ben quattro stelle su cinque, anche se a mio avviso è troppo per un film che punta alto ("l'Architetto", sì testuale, come direbbe Corrado Malanga parlando di ciascuno di noi, è "Dio") ma è costretto a rivelare i suoi debiti formativi in maniera sin troppo smaccata. Caruccia Lioubov Novikova, ingessato più di Reeves, Rinal Mukhametov. [FB]

 

[KOMA] DI N. ARGUNOV, Con R. MUKHAMETOV, L. NOVIKOVA, FANT/AZIONE, RUSSIA, 2019, 107', 2.35:1